tag:blogger.com,1999:blog-64465162491957908742024-03-13T15:10:30.912+00:00Liturgia & Musicaa cura di Paolo Bottini<br><br>
* * *<br><br>
«Ognuno chiede in qual modo cantare a Dio. Canta a Lui, ma canta bene. Egli non vuole che le sue orecchie siano offese. Canta bene, fratello.» (S. Agostino, Esposizioni sui salmi, Commento secondo al salmo 32, paragrafo 8)Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.comBlogger111125tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-27349741069938444532024-02-24T17:12:00.003+00:002024-02-24T17:42:25.569+00:00Per tornare a cantare tutti assieme il «Pater noster»...<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=kdSRBJewGVA" target="_blank" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="874" data-original-width="838" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkd4l1gPYrXikpOK3ygl3P5S4Qb53-LBxoFHyMd8D2OSQSoUM0Qpa73ZzoZ5DyHlX1vXIoIwBLYR8KgCB1WaDIJ7-Gkub_uxTgyRhQsCBuKweHmlYRUqYGzSOBu0UA8heqG8cXNYNg8hCot9odYa07EiVPmoP-0O3JpsRiAiHxQASqZVu_75FTTe0x5Ok/s320/pater-noster-gregoriano.png" title="Papa Benedetto XVI intona il 'Pater noster' in canto gregoriano" width="307" /></a></div>
<br /><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Gentili lettori,</span></p><p><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">eccovi in calce validi motivi per mettere in pratica <a href="http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm" target="_blank">Sacrosanctum Concilium</a> 54</span><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">: </span></p><p><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></span></p><p><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"></span></p><blockquote>«Nelle messe celebrate con partecipazione di popolo si possa concedere una congrua parte alla lingua nazionale [...]. Si abbia cura però che i fedeli sappiano recitare e cantare insieme, anche in lingua latina, le parti dell'ordinario della messa che spettano ad essi. [...]»!</blockquote><p></p><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Detto ciò, è ovvio che quella desiderata «cura» dovrebbe essere a carico innanzitutto degli eccellentissimi <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ordinario_(diritto_canonico)" target="_blank">Ordinarii</a> </span><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">...</span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Conoscete voi forse qualche vescovo che, più o meno regolarmente, pontifica in fatto di liturgia?...</span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Grazie per la cortese attenzione e cordiali saluti.</span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><b><i><a href="https://www.organieorganisti.it/utenti/paolo-bottini" target="_blank">Paolo Bottini</a></i></b></span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Cremona, domenica 18 febbraio 2024, prima di Quaresima</span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">* * *</span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Intervista di Massimo Franco a monsignor Sergio Pagano (prefetto dell'Archivio Apostolico Vaticano) [*]<br /><br /><b><i>CHE ERRORE CAMBIARE LE PAROLE DEL PADRE NOSTRO<br />Se si tratta di spiegarla e interpretarla, ma non si può modificarla a piacere<br /></i></b><br />- Lei cosa pensa dei cambiamenti di toni - qualcuno dice perfino dottrinali - intervenuti negli ultimi anni, l'aggiornamento delle preghiere come il «Pater noster», questa scelta di rivolgersi ai fratelli e alle sorelle...<br /><br />«Lei sfonda una porta aperta. Io sono, forse, in buona compagnia o forse in minima compagnia, scarsa o nutrita non lo so, ma del tutto perplesso e contrario, per quel che vale la mia opinione, a questo modo di procedere. Tuttavia, è il pensiero di qualcuno che conosce un poco di storia e che studia, e che pensa e che vede i precedenti. Ad esempio: a me ha fatto un grande dispiacere, mi ha dato un'amarezza che resta, il cambiamento deciso dalla Conferenza episcopale itaLiana del Padre nostro in lingua italiana, che è un'assurdità».<br /><br />- Che cosa le è dispiaciuto? Il cambiamento della formulazione quando si dice, nella preghiera, «non ci indurre in tentazione»?<br /><br />«Mi è dispiaciuto il modo in cui è stato cambiato il Padre nostro, e anche i termini del cambiamento deliberato.<br />Anzitutto il modo. Era fino a ieri saggia norma nella Chiesa, e speriamo che torni a esserlo in futuro, che, quando si trattava di ostacoli o difficoltà che si possono incontrare riguardo al testo della Sacra Scrittura, sia greco-latino, sia anche nelle lingue volgari, e che possono causare sconcerto nei fedeli, che prima di cambiare bisognasse sempre spie-gare. Che il passo del Padre nostro "non ci indurre in tentazione", , così tradotto già nelle prime versioni in lingua italia-na, e tradotto ottimamente dal testo latino, fin dal XVI secolo, creasse qualche difficoltà al senso comune dei fedeli che lo recitavano, è cosa scontata».<br /><br />- Davvero ritiene che sia scontato? Crede che da tempo ci si ponesse e si ponga un problema di interpretazione di quell'espressione?<br /><br />«Già il cardinale Roberto Bellarmino nel suo Catechismo del 1597 rilevava che c'erano difficoltà a comprendere quel passo. Ma si guardo bene, e con lui Clemente VIII, dal cambiarlo. Prese a spiegarlo. Cito un passo da una recente riedizione del Catechismo: "Non intendo bene quelle parole, non c indurre m ten-tazione; perciocché pare che voglia dire che Dio suol indurre gli uomini in tenta-zione, e noi lo preghiamo che non lo faccia. Indurre in tentazione o sia tentare al male, o sia far cadere in peccato, è proprio del demonio, e non appartiene in conto veruno a Dio, il quale ha in odio grandemente il peccato". Ma secondo il modo di parlare della Scrittura Santa, quando si parla di Dio, indurre in tentazione non vuol dir altro se non permettere che uno sia tentato o sia vinto dalla tentazione. Più chiaro di così. Spiegato così il testo, non occorreva alcun cambiamento, anche in italiano. Per la Sacra Scrittura la Chiesa ha avuto sempre una venerazione, la definisce Parola di Dio. E se è di Dio, come possiamo noi cambiarla? Studiarla, comprenderla, ma non cambiarla. Chi ha operato questo sventurato cambiamento, almeno tale a mio modo di vedere e con il dovuto rispetto, ha studiato le fonti? Si è reso conto della incoerenza scritturale del cambiamento rispetto al passo dei Vangeli sinottici di Matteo, Marco e Luca? Credo si sia perso il senso genuino del testo latino: "L'oro è saggiato dalla fiamma, per vedere se è puro o no; gli uomini, per vedere se sono probi, se sono buoni, devono essere saggiati dalla tentazione". Ma la tentazione non è voluta da Dio per dannare, osserva Bellarmino, o per mettere in difficoltà. Serve per vedere se tu sai stare in piedi o no su un terreno che è franoso. Ma mi lasci fare un ultima considerazione. Anche ai tempi di Galileo, quando lo scienziato pisano chiamava in causa diversi passi della Sacra Scrittura che apparivano a lui, scienziato e cattolico, ormai opporsi al nuovo sistema copernicano, e tali erano in verità, né papa Urbano VIII, né ancora Bellarmino, né la Santa Sede osarono toccare quei passi che avevano un senso letterale antiscientifico. Cosa si fece? Non cambiare, ma spiegare. Preso atto delle ragioni di Galileo, i teologi e gli esegeti ripensarono la dottrina dell'ispirazione dei libri sacri, pur di non toccare quel testo stabilito e sacro. Erravano gli scriventi, non lo Spirito Santo ispiratore della Scrittura. Siamo proprio certi che questo cambio delle parole del Pater sia un progresso? Io, per mio conto, continuo a dire il Pater in latino, così sorpasso a pie pari quel brutto cambiamento».<br /><br />- Scusi monsignor Pagano: se la CEI ha deciso questo cambiamento lessicale, c'è da credere che il papa l'abbia avallata, no?<br /><br />«Penso di sì, penso che sia stata avallata, chissà com'è stata giustificata, motivata. Io non sono nessuno, ovviamente, ma torno a ripetere che esprimo solo il mio parere personalissimo, perché mi è lecito esprimere un parere. E da studioso non posso ammettere una traduzione del genere perché tradisce il senso originale dell'orazione insegnataci da Gesù».<br /><br /><br />[*] Corriere della Sera, 18 febbraio 2024 <a href="https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera-la-lettura/20240218/281844353558261">https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera-la-lettura/20240218/281844353558261</a></span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: 14px;"> </span></span>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-89733544146226263542024-01-31T17:52:00.009+00:002024-02-01T15:09:32.161+00:00Disavventure di un organista liturgico<p><span style="font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"></span><a href="https://www.youtube.com/watch?v=_A2FnnEQ9DE" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="532" data-original-width="800" height="426" src="https://www.organieorganisti.it/sites/default/files/immagini/organista-liturgico.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-size: large;"><br /><span style="font-family: "Times New Roman";"><br /></span></span><p></p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Times New Roman";">Egregio M.° Bottini,</span></span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">lo dico con una certa amarezza: in questo momento non svolgo servizio liturgico in qualità di organista!</span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">Ci sono diverse circostanze che hanno determinato questa situazione. </span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">La mia "carriera" di organista liturgico è consistita in un peregrinare tra diverse parrocchie seguendo i parroci più o meno interessati a un <b>servizio liturgico basato su sobrietà e decoro</b> (pochi canti di popolo, musica d'organo alla mia portata). </span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">Gli ultimi anni li ho trascorsi in una piccola parrocchia suonando alla messa delle 7.00 (sic!) con serenità,<b> senza polemiche parrocchiali o "corsi di formazione serali" da parte di "commissioni liturgiche", direttori vanitosi, organisti (sè-dicenti) gelosi e una lista infinita di richieste inutili</b>. Purtroppo sullo scorcio del 2019 è mancato il parroco di questa realtà passando sotto il controllo di una unità pastorale. </span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">Sono andato avanti a suonare sino alla pandemia, al termine delle prime fasi della quale mi è stato chiesto di riprendere, ma per motivi personali ho dovuto a malincuore declinare. A quel punto sono stato sostituito da altre persone e nessuno mi ha mai chiesto nulla.<br />
</span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">Ad oggi si sono accavallati impegni familiari sempre più gravosi, un lavoro molto intenso e sinceramente <b>non ho tanta voglia di stabilire dei contatti con realtà sempre più edulcorate dove l'impressione è sempre che mi facciano suonare per favore</b>... vedremo col tempo. </span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">Suono ogni tanto quando vado in vacanza in una ridente località marittima, ove antichi legami con il parroco mi permettono di essere sempre il benvenuto.<br />
</span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">Mi spiace molto perché ho sostenuto molti restauri, promosso concerti, scritto di organi, senza però nessuna riconoscenza e con poca fortuna per gli organi stessi, sempre messi da parte per cori, elettronici, chitarre, giovani tutti dilettanti allo sbaraglio... al contrario mai per organisti professionisti (che magari mi sarebbe piaciuto stare in chiesa ad ascoltare, da semplice fedele, senza mettere le mani sulla tastiera...).<br />
<br />
La ringrazio per aver accolto questo mio amaro sfogo.</span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">Cordiali saluti</span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;"><i>Paolo Crescenzio</i></span></p><p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: large;">(ex organista liturgico nella diocesi di Trevi)</span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p>
<p style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 12px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><br /></p>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-39942624743121928572023-11-22T19:51:00.006+00:002023-11-22T19:55:25.202+00:00Decreto contro l’abuso della musica liturgica leggera introdotta nelle chiese<p><span style="font-family: inherit; font-size: large;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/1/16/Angel_%26_The_Brains.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="488" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/1/16/Angel_%26_The_Brains.jpg" /></a></span></div><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span><p></p><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><b>Decreto contro l’abuso della musica liturgica leggera introdotta nelle chiese </b></span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><i>Artemio Romani</i></span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><i>per la grazia di Dio e della Santa Sede </i></span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><i>Vescovo titolare della Diocesi di Asolo</i></span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">In seguito a numerosi amari riscontri che ci sono pervenuti contro il pessimo sistema adottato dai musicisti liturgici, quello cioè di avere ormai da diversi decenni introdotto scandalosamente in chiesa lo stile bizzarro indecente e profano della musica cosiddetta "leggera", che consiste nell’aver raccolto, imparato, imitato e copiato tutte le cantilene, i motivi, le melodie, i modi ed i ritmi della musica eseguita in televisione e in internet, coi quali hanno vergognosamente, grazie al loro "talento", impastate, accozzate e fabbricate con un miscuglio d’incoerenti idee prese qua e là le loro sedicenti composizioni liturgiche, servendosi di motivi buffi e grotteschi, delle modulazioni ed armonie bizzarre feroci ridicole e stravaganti fino a giungere a motivi da dance music.</span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><div><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Considerando che questi stessi sedicenti musicisti hanno portato lo scandalo fino al sacrilegio, coll’avere servilmente improntato non solo i motivi, le cantilene e le melodie della musica leggera tanto nel vocale che nello strumentale, ma che hanno ancora indegnamente adattato, sotto di queste, le parole sacrosante della messa sostituendole alle parole profane. </span></div><div><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Riflettendo infine, sul giudizio emanato da valenti rinomati Maestri che onorano l’arte della musica, che il subiasimato sistema, oltre di profanare il culto divino, condanna con disonore anche la loro abilità, mostrandosi così incapaci di eseguire, come in passato, un repertorio di canti liturgici consono alla santità dei luoghi, facendo riferimento ai principali decreti in materia promulgati, a partire dal Concilio di Trento e fino al Vaticano Secondo, nonché alle indicazioni dei santi Papi Pio X, Giovanni Paolo II nonchè del venerabile Pio XII, con il presente decreto si proibisce che in questa Diocesi si utilizzi nel culto divino qualsivoglia tipo di canto che si avvicini nello stile alla musica cosiddetta "leggera".</span></div><div><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Si ordina, perciò, in conseguenza di tutto quanto sopra esposto, che qualsiasi musicista di chiesa, compositore, cantore, suonatore d'organo e di qualunque altro strumento si renderà in tutto, o in parte, colpevole di un tale pessimo scandaloso sistema col cantare, suonare o far cantare e suonare nelle chiese melodie di tal genere, non volendo adattarsi allo stile della musica liturgica, sia nelle proprie composizioni; che ciascuno di questi trasgressori sia condannato per la prima volta a euro 50 di penale, a 100 euro per la seconda, e per la terza volta all'allontanamento definitivo dal servizio.</span></div><div><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: inherit; font-size: large;">I Reverendi Parroci, Vicari, nonché qualsiasi sacerdote (sia secolare che regolare) o religioso che sia preposto a reggere chiese, basiliche o santuari non parrocchiali, saranno responsabili della più stretta esecuzione del presente Decreto. </span></div><div><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Dalla Residenza vescovile, il 22 novembre 2023, giorno di santa Cecilia, patrona della musica e dei musicisti</span></div></div><br class="Apple-interchange-newline" />Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com931011 Asolo TV, Italia45.799258599999987 11.914110317.489024763821142 -23.2421397 74.10949243617884 47.070360300000004tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-41954413786808904132023-10-30T16:37:00.000+00:002023-10-30T16:37:34.243+00:00Perché il popolo cristiano non canta più (di S. Ecc. Mons. Pietro Nonis)<p><span style="font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><a href="http://images.corrieredelveneto.corriereobjects.it/fotogallery/2014/07/nonis_vicenza/img_nonis_vicenza/NONIS_672-458_resize.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="458" data-original-width="301" height="458" src="http://images.corrieredelveneto.corriereobjects.it/fotogallery/2014/07/nonis_vicenza/img_nonis_vicenza/NONIS_672-458_resize.jpg" width="301" /></a></span></div><span style="font-size: large;"><br /> </span><p></p><p><span style="font-size: large;">L'angolo di <a href="https://www.vocedeiberici.it/anniversario-nonis/" target="_blank">Pietro Nonis</a></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">MUSICA SACRA. Ancora nel Novecento, la Chiesa coltivava con passione. Poi il declino</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><b><span style="font-size: large;"><i>Perché il popolo cristiano non canta più</i></span></b></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">La comunità cristiana svolge una sua attività culturale fin dai suoi primordi. Pensiamo all'ultima sera che il Cristo passa fra i suoi, fino al momento in cui la tragica Passione s'impadronirà di lui. «“Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio”. E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi» [Mt 26, 29-30].</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">Già la struttura mosaica dà importanza alla formulazione ed esecuzione di inni sacri. «Voglio cantare in onore del Signore / perché ha mirabilmente trionfato, / ha gettato in mare / cavallo e cavaliere» (Es 15, 1). Il primo libro delle Cronache ricorda i nomi di coloro «ai quali Davide affidò la direzione del canto nel tempio, dopo che l'Arca aveva trovato una sistemazione» (1 Cr 6, 16). «Davide, insieme con i capi dell'esercito, separò per il servizio i figli di Asar, Eman e di Idutun, che eseguirono la musica sacra con cetre, arpe e cembali» (1 Cr 25, 1). Le Cronache danno ai cantori i nomi di “profeti” o di “veggenti”.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">Nel prezioso corpus delle Lettere di Paolo sono sicuramente contenuti dei tratti destinati al canto liturgico: sono le fasi nascenti di una cultura singolare che col tempo si irrobustisce. Non è fuori luogo ritenere che in quella sede abbia avuto luogo, a partire dai cantici della più antica comunità cristiana, il trapasso dai frutti della musica corale presente nella Bibbia, ai primi germi della musica gregoriana.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">L'Architettura cristiana del Medio Evo ha certamente asegnato un posto e un ruolo al canto sacro. A partire dalla fine del Medio Evo esso prenderà in luoghi significativi una funzione insostituibile nella liturgia, che ha precedentemente assunto per ruoli speciali i frammenti più importanti dei testi. Dell'enorme sviluppo assuto dal Quattro-Cinquecento dalla musica sacra e dal canto corale, fa testimonianza il fatto che, col trascorrere del tempo, il popolo s'impadronì delle melodie più parlanti e scorrevoli. Ancora nel Novecento – primi periodi – la Chiesa coltivava con passione la musica nelle comunità importanti o anche minori. </span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">Poi, lentamente, il decadimento, e la sostituzione di parole e melodie significative, riservate dapprima ai professionisti e quindi passate ai gruppi giovanili che fanno in chiesa musica somigliante a quella estranea, nella quale è difficile cogliere il germe e il tono della preghiera. Fino al silenzio odierno: preannuncio sepolcrale di una decadenza che prelude il silenzio mortuario.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">- articolo pubblicato su <a href="https://www.vocedeiberici.it/anniversario-nonis/" target="_blank">«La Voce dei Berici»</a> il 2 marzo 2014</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-54711384299394836972023-09-06T08:54:00.007+01:002023-11-02T13:42:29.809+00:00Lo spazio dell'organo a canne (e dell'improvvisazione organistica) nel culto odierno della Chiesa cattolica [di p. Pellegrino SANTUCCI]<p><span style="font-size: large;"></span></p><span style="font-size: large;"><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://citynews-ilpiacenza.stgy.ovh/~media/original-hi/20852619269758/paolo-bottini-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="533" height="800" src="https://citynews-ilpiacenza.stgy.ovh/~media/original-hi/20852619269758/paolo-bottini-2.jpg" width="533" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;">Paolo Bottini all'organo positivo di scuola napoletana settecentesca </span><br /><span style="font-size: medium;">custodito nella basilica di Santa Maria di Campagna in Piacenza</span></div><br /></span><p></p><p><span style="font-size: large;">[…] L'<b>organista di chiesa</b>, […] messo alle strette da imprevedibili esigenze di servizio, non può certo limitarsi al ruolo di semplice accompagnatore. Il culto odierno della Chiesa cattolica non è certo stimolo alla fantasia, ma caso mai alla sua compressione. Oggi si parla molto di fantasia e creatività liturgiche e le intenzioni potrebbero essere buone se la realtà non le sconfessasse. <b>Peccato che in quest'ansia creativa l'organo trovi sempre meno spazio</b> e, guarda caso, proprio nel momento in cui i giovani (questi giovani!) lo richiedono sempre più con insistenza.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">Quali le prospettive dell'<b>organista-improvvisatore</b> nel nuovo corso liturgico? Siamo onesti e sinceri: volendo sarebbero tante, ma dovendo il più delle volte cozzare contro l'ottusità e la saccenteria di chierichetti in fregola di avventure musicali, «organa silent» (tacciono gli organi) e urlano i beoti tra strepiti di batterie e canti di efebi. È previsto che l'organista possa suonare in libertà prima e dopo la Messa (cioè a chiesa vuota! E sarebbe come fare un'omelia prima e dopo la Messa), poi all'Offertorio, ma sempre con «licenza delli superiori», cioè del pretino che vuole parlare durante «tutta» la Messa. Può suonare, ma con sottofondi, come si fa con la réclame ai dentifrici in TV, durante la recita del Canone. Alla Comunione, finalmente, gli si dà un po' di tempo. Nonostante queste remore, inventate chissà da chi, nelle chiese dove l'assemblea canta o bela, l'organista può prodursi in preludi, interludi, postludi brevi, sul tipo del versetto per introdurre, intercalare o concludere il canto. Non c'è dubbio che questi potrebbero essere momenti opportuni per improvvisare, proprio nello spirito della liturgia di sempre. Il preludio al Corale delle chiese protestanti, ma anche cattoliche, è lo stimolo più efficace per l'<b>Improvvisazione</b>. Quando questo Corale, o Inno, o Canto genericamente inteso prevede più strofe, è quanto mai opportuno che l'irganista lo vivacizzi con interludi. Se poi il tempo lo consente, la conclusione con postludio sarebbe più che pertinente, ma in questi casi occorre una collaborazione fra ministri, ministranti e «ministresse» tutt'altro che facile da raggiungere. Gli appelli al buon senso per ora hanno dato scarsi risultati. C'è solo da sperare che la noia di certi riti, divenuti già ritualismi, sia la medicina più efficace per quegli zeloti che umiliano l'arte in nome di riforme cervellotiche e assurde.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">Per fortuna i <b>concerti d'organo</b> sono oggi una consolante realtà, nemmeno ipotizzabile fino a venti anni fa, almeno qui in Italia. Si avverte in questi concerti una più pronunciata coscienza musicale nel pubblico e di pari passo, anche se con fatica, un impegno sempre più positivo di giovani organisti che stanno guadagnando il tempo perduto dai loro predecessori. Ma non bisogna farsi illusioni e non confondere i «revivals» o le mode con la maturità della gente; quindi darsi da fare per restituire all'organo le sue funzioni legittime nel luogo, nel tempo e nel modo che gli furono congeniali, in quel contesto liturgico per il quale sommi musicisti scrisse pagine immortali di struggente commozione. Il «suspendimus organa nostra» degli Israeliti deportati in Babilonia sia solo il ricordo, il triste ricordo, di una stagione di follie che deve passare: sarebbe un insulto atroce alla civiltà, all'arte, alla cultura, oltre che alla millenaria saggezza di quella Chiesa che, col Vaticano II ha rivalutato l'Organo e per di più proprio l'Organo a canne («Organum tubulatum») ma che l'<b>anarchia del post Vaticano II</b> ha già bruciato fra le fiamme di un riformismo fanatico e lunatico in cui la musica è mortificata, soffocata, banalizzata fino al ridicolo.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">È già stato scritto da altri più autorevoli di me e per questo lo posso ripetere con tutta tranquillità: «La vecchia liturgia cattolica ha fatto arrabbiare tanta gente, ma non ha mai fatto ridere nessuno» (da: <a href="https://www.libriantichionline.com/divagazioni/vittorio_rossi_morto_contento_esser_morto" target="_blank">Vittorio Giovanni Rossi, <i>Il morto è tutto contento d'esser morto</i>, periodico «Epoca», 26 Settembre 1971</a>).</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">Niente di peggio che il ridicolo per squalificare un uomo o una istituzione. Ma io, nonostante tutto, ho fiducia e spero quindi che la sconfitta del <b>dilettantismo orgoglioso e provocatorio</b> sia inesorabile. Non è credibile che l'<b>attuale ubriacatura che mortifica la musica e che ha dato l'ostracismo all'Organo o al Canto Gregoriano</b> (questo veramente ormai sepolto) possa durare oltre. Anche il conformismo ha la sua stagione di stanchezza: già se n'avvertono i sintomi.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">Tutto questo per l'organista liturgico, oggi ancora chiamato in causa come improvvisatore: per gli altri, libertà, opportunità, capacità e fantasia non dovrebbero conoscere confini!...</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: large;">- testo tratto da: <b><a href="https://www.organieorganisti.it/pellegrino-santucci" target="_blank">Pellegrino Santucci</a></b>, <i>Consonanze e dissonanze</i>, pro manuscripto, Bologna 1993, pp. 265-267</span></p>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-11669655137736084692023-08-06T18:15:00.006+01:002023-08-09T08:20:57.253+01:00Non si esageri nell'uso del microfono!<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.paolobottini.it/images/dondantecaifa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="163" data-original-width="160" height="320" src="http://www.paolobottini.it/images/dondantecaifa.jpg" width="314" /></a></div><br /><p></p><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br />A vent'anni dalla morte del sacerdote e musicista cremonese<br /><br /><div style="text-align: center;"><b>DANTE CAIFA</b></div><div style="text-align: center;">(Vescovato, CR, 22 dicembre 1920 - Cremona, 5 agosto 2003)</div><div style="text-align: center;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=Dogrn9HtvAE" target="_blank">www.dondantecaifa.it</a></div><br />vi propongo di conoscere la sua musica sacra su <a href="https://www.lafeltrinelli.it/cd/artisti/don-dante-caifa" target="_blank">https://www.lafeltrinelli.it/cd/artisti/don-dante-caifa</a> (di cui anteprime audio su <a href="https://open.spotify.com/artist/7wf9yP6CTxnmIJ4MH7DuPJ" target="_blank">https://open.spotify.com/artist/7wf9yP6CTxnmIJ4MH7DuPJ</a>) assieme ad alcune testimonianze che si possono leggere cliccando <a href="https://musicasacracremonese.wordpress.com/dante-caifa-1920-2003-2/ " target="_blank">QUI</a>.<br /><br />Da parte mia ecco un gustoso scritto inedito.<br /><br />Così don Caifa scriveva di suo pugno accompagnando le ufficiali indicazioni per l'animazione del canto delle assemblee liturgiche promulgato nel 1985 dal vescovo di Cremona Enrico Assi: <br /><br /><blockquote>- « Due raccomandazioni (se le volete): 1) <b>Non si esageri nell'uso del</b> <b>microfono</b> da parte di chi guida l'assemblea: quando incombe una voce tonante, non vien voglia di cantare: tanto le altre voci parrebbero inutili; 2) <b>Piuttosto che cantar male, non si canti</b>. (Questa raccomandazione difficilmente sarà recepita; perché chi canta - comunque canti - non ama sentirsi dire e tanto meno pensare di cantar male) ». </blockquote><br />Nemmeno la prima di esse, mi pare, è mai stata recepita: anche le chiese più piccole ormai sono agghindate con impianti d'amplificazione che, di norma, sono regolati a volumi quasi assordanti, complice il naturale più o meno ampio riverbero delle volte di buona parte dei sacri edifici nonché la comune trasandatezza con cui vengono maneggiati gli impianti stessi...</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Non è scorretto, per questo, affermare che <a href=" https://liturgiaetmusica.blogspot.com/2015/04/riforma-liturgica-col-microfono.html">la vera riforma liturgica nel 1963 non l'ha compiuta il Concilio vaticano secondo bensì... il microfono</a>!</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">In proposito eccovi quanto scriveva il <b><a href="https://www.organieorganisti.it/pellegrino-santucci" target="_blank">p. Pellegrino Santucci</a></b> già nel 1979:</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><blockquote>- « Dopo la riforma liturgica di Paolo VI [...] oggi, è chiaro ormai, la Messa non è valida se non c'è almeno un'omelia e un microfono [...], meglio due, anzi tre: uno per il prete, uno per il lettore di sinistra, un terzo per quello di destra; meglio ancora se ce n'è un quarto perl'animatore [...] È risaputo che la virulenza di amplificazioni fastidiose è una turbativa fra le più gravi del sistema nervoso oltreché una sfacciata provocazione all'equilibrio viscerale. Il più delle volte poi gli altoparlanti funzionano male; negli ambienti grandi la dispersione delle onde sonore crea problemi tecnici di difficile soluzione. Come rimediano allora all'inconveniente i moderni vociferatori evangelici? Alzando il volume dell'amplificatore!... Niente di peggio: il rimbombo insopportabile crea automaticamente un clima da balera e c'è l'impressione di una muta di cani che abbaiano di notte. [...] ». [*]</blockquote><br /><br />Grazie per la vostra cortese attenzione e cordiali saluti.<br /><br /><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=Dogrn9HtvAE" target="_blank">Paolo Bottini</a></b></i><br /><br />Cremona, il 5 agosto 2023</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: x-small;">[*] Pellegrino Santucci, <i>E se Cristo tornasse davvero</i>, Edizione Grafopress, Bologna 1979, p. 158</span><br /><div id="AppleMailSignature" style="font-size: 14px;"><div id="AppleMailSignature"><div id="AppleMailSignature"><div id="AppleMailSignature"> </div></div></div></div><br /></div><br class="Apple-interchange-newline" />Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-45711934833726224082023-07-28T16:26:00.003+01:002023-07-28T16:26:31.031+01:00La sacra liturgia. Fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa<p><span style="font-size: medium;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://www.edizionicantagalli.com/wp-content/uploads/2017/02/9788868791001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="511" height="800" src="https://www.edizionicantagalli.com/wp-content/uploads/2017/02/9788868791001.jpg" width="511" /></a></span></div><span style="font-size: medium;"><br /></span><p></p><p><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Geneva;">Nel volume <i><b><a href="https://www.edizionicantagalli.com/shop/la-sacra-liturgia" target="_blank">La sacra liturgia. Fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa</a></b></i></span><span style="font-family: Geneva;"> sono riportati gli atti di un convegno che si tenne a Roma dieci anni fa: venti liturgisti di fama internazionale, cardinali, vescovi e altri studiosi, provenienti da tutto il mondo, indagarono sulla centralità della liturgia e sul ruolo che essa riveste nella missione della Chiesa. </span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;">Il libro approfondisce vari temi legati alla liturgia: l’arte liturgica, l’architettura, l’ars celebrandi, la musica; esplora l’importanza del rituale nella psicologia umana, il ruolo dei vecchi riti liturgici nella nuova evangelizzazione, la formazione liturgica, la legge liturgica, il ruolo del vescovo diocesano in materia di liturgia. Dal volume emerge come la Sacra liturgia sia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa e come essa sia una risorsa fondamentale per la formazione del clero, dei religiosi e dei laici.</span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;">Per chi ancora crede nella centralità del culto divino nella vita della Chiesa... nonostante il <a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2013/03/crisimusicaliturgica.html">«crollo della liturgia»</a></span><span style="font-family: Geneva;"> denunciato ormai nel 1997 dal cardinale Joseph Ratzinger!</span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;">Grazie per la cortese attenzione e cordiali saluti.</span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;"><i><a href="http://www.paolobottini.it" target="_blank">Paolo Bottini</a></i></span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;">Cremona, il 28 luglio 2023, <a href="https://www.youtube.com/watch?v=tHhNgDuLl0Q" target="_blank">Johann Sebastian Bach</a> in memoriam</span></span></p>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-38809921361752043902023-04-08T09:15:00.002+01:002023-04-08T09:46:09.247+01:00O uomo, piangi il tuo grave peccato (O mensch, bewein dein Sünde groß)<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="434" src="https://www.youtube.com/embed/A0GPsdDO5dU" width="522" youtube-src-id="A0GPsdDO5dU"></iframe></div><br /><p></p><p><br /></p><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; font-family: Geneva; font-size: 14px; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;">In questo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=A0GPsdDO5dU" target="_blank">video</a>, il 31 marzo del 2022, all'organo "F.lli Lingiardi" (1865) di Croce Santo Spirito presso Cremona, eseguivo il <b>preludio al corale «O Mensch, bewein dein Sünde gross» (BWV 622)</b> di <b>Johann Sebastian BACH</b>.</div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; font-family: Geneva; font-size: 14px; line-break: after-white-space; overflow-wrap: break-word;"><br />* * *<br /><br />Traduzione integrale del testo del corale "O Mensch, bewein dein Sünde gross":<br /><br />O uomo, piangi molto il tuo peccato,<br />Perciò il seno di Cristo suo padre<br />pronuncia e venne sulla terra;<br />Puro e delicato da una vergine<br />Per noi è nato qui<br />Voleva essere il mediatore<br />Ha dato la vita ai morti<br />E scaccia ogni malattia<br />Fino a quando non verrà il momento<br />che sarebbe stato sacrificato per noi,<br />Porta il nostro pesante fardello del peccato<br />Lungo sulla croce.!<br /><br />2. Poi venne la festa dei Giudei<br />Gesù portò a sé il suo discepolo<br />Molto presto gli avrebbe detto:<br />Il figlio dell'uomo sarà tradito<br />Crocifisso e assassinato<br />Poi gli ebrei si incontrano.<br />Una donna venne a casa di Simone<br />Ha preso un sacco di acqua deliziosa da lei<br />Versalo sul maestro<br />Alcuni dei giovani cominciarono presto a brontolare<br />Gesù non rimproverò affatto la donna<br />Ciò darebbe fastidio a Judam.<br /><br />3. Giuda corre dal sommo sacerdote,<br />Tradisce il Signore e lo vende<br />Per trenta groschen d'argento.<br />Quando Gesù venne con i discepoli<br />E mangiò con loro l'agnello pasquale<br />La sua morte era già decisa!<br />Poi scrive il suo testamento,<br />che lo celebriamo fino alla fine,<br />considerare il suo sacrificio.<br />lava i piedi ai discepoli,<br />Mostra il suo amore in grande<br />Che seguano l'esempio.<br /><br />5. Disse: “Dormi nel mio dolore?<br />Svegliati, l'ora è pronta<br />mi è stato dato ora<br />nelle mani dei peccatori. alzarsi,<br />Chi mi tradisce lo sta aspettando<br />Che i miei nemici mi prendano!<br />Mentre sta ancora parlando, guarda, è venuto Giuda<br />Ha portato con sé una grande folla<br />Con spiedini e con bastoncini.<br />Un segno che i traditori diedero:<br />"Chi bacio, nota:<br />È lui, dovresti prenderlo!<br /><br />7. «Non con la spada, ahimè, Pietro, no!<br />devo bere il calice puro,<br />che Dio mi ha dato! »<br />La folla conduce Gesù da Anna,<br />Poi lo porta a Caifa,<br />Catturato e legato.<br />Pietro si fermò nel cortile del prete:<br />Riconosciuto tre volte da molte persone<br />Rinnega il Signore!<br />Caifa chiede a Gesù: "Chi sei?" "<br />Hanno anche chiamato i testimoni<br />Per appesantirlo forte.<br /><br />8. Cristo non risponde loro.<br />Il sommo sacerdote gli disse:<br />"Cosa vuoi dire a riguardo?<br />Ti giuro sul mio dio<br />Dimmi, sei tu Cristo, suo figlio? "<br />Risponde senza esitazione:<br />"Sono io e dico: in questo momento,<br />Diventi figlio dell'uomo da lontano<br />vieni a vedere sulle nuvole<br />E sii alla destra di Dio! "<br />Caifa si stracciò i vestiti<br />E disse: "L'hai sentito!"<br /> <br />9. «Ha bestemmiato il Signore Dio,<br />Cosa dovremmo fare dopo? "<br />Dissero: "Egli morirà!" "<br />e gli sputò in faccia,<br />Su di lui hanno picchiato in tribunale<br />Con urla e risate.<br />Gli hanno coperto la faccia<br />Battere a pugni, e basta<br />Alla domanda: "Chi ha colpito? "<br />Tutto questo è accaduto la mattina presto<br />L'alba era vicinissima:<br />Cristo doveva portarlo!<br /><br />10. Poi andò a Pilato.<br />Quando Giuda vide cosa ne era stato di lui<br />Gli venne addosso un brutto rimorso!<br />Il denaro che presto diede ai sacerdoti:<br />"Quanto ho peccato,<br />Quanto è grande la mia infedeltà! "<br />Si è impiccato e si è rotto in due.<br />I sacerdoti si chiedevano:<br />"Cosa fare con questi soldi?<br />Compriamo il campo del vasaio,<br />Al cimitero per i pellegrini qui. "<br />Questo è ciò che dice la Scrittura.<br /><br />11. Quando Gesù si presentò davanti a Pilato,<br />urlavano fuori di testa<br />Con il seguente addebito:<br />"Vuole resistere all'imperatore<br />E si definisce figlio di Dio<br />Seduce le persone ogni giorno”.<br />Pilato gli fa molte domande,<br />Ma il Signore non riporta risposta;<br />Si chiede questo.<br />Quindi lo manda da Erode.<br />Erode non vede l'ora:<br />Voleva vedere un miracolo!<br /><br />12. Poiché neppure Gesù diede risposta,<br />Erode lo disprezza brutalmente,<br />Rimandalo da Pilato.<br />Il romano disse ai sacerdoti:<br />“Anche Erode vide l'uomo<br />Eppure è rimasto indeciso».<br />Ogni anno consuetudine al festival,<br />Si esce di prigione gratis:<br />Voglio liberare Gesù.<br />Tutti gridarono a gran voce:<br />"Colpisci Gesù sullo stelo della croce!<br />Vogliamo Barrabas! "<br /><br />13. Così fu fustigato Gesù<br />Dai soldati ovunque<br />E vestito di viola.<br />Dalle spine hanno intrecciato la corona,<br />su di lui con odio e disprezzo,<br />Con violenza e senza pietà.<br />Lo salutano: "Il tuo re, salve!"<br />E tiralo per la corda dello sciocco<br />Con insulti e vergogna.<br />Pilato dice: "Ecco l'uomo!<br />In lui nessun male posso punire:<br />Non esiste! "<br /><br />14. Gridarono a gran voce:<br />"Crocifiggi, crocifiggi, rompi con lui,<br />Altrimenti sei nemico di Cesare! "<br />Quando Pilato udì questa parola,<br />Se si siede al posto del giudice,<br />si lavò le mani in pubblico;<br />Rilasciato l'assassino Barabba<br />E ha dato Gesù alla croce<br />Secondo la sua volontà sbagliata.<br />I suoi vestiti gli hanno tolto<br />E lo condusse a gran voce;<br />Portava la croce in silenzio.<br /><br />15. Così, quando salirono con lui,<br />Hanno costretto Simon a scappare<br />E porta dietro di lui la croce.<br />Molte persone e donne stavano lì<br />Ma Gesù, che la vide piangere,<br />Si voltò e disse:<br />"No, non piangere per me,<br />Piangete, figlie di Sion, per voi<br />E sui tuoi figli!<br />Dirai: "Beati loro<br />sterile e mai allattata,<br />Quando verrà il giorno della fine".<br /><br />16. Così giunsero al Calvario.<br />C'erano due criminali<br />Quale ha colpito anche sul legno<br />A sinistra e a destra,<br />Come proclamavano le Scritture.<br />Allora il Signore disse sulla croce:<br />"Padre, perdonagli questo atto,<br />Non conosci il misfatto! "<br />Pilato lo fece scrivere<br />ebraico, greco e latino:<br />“Gesù, l'uomo a Nazaret<br />E il re dei Giudei.<br /><br />17. Quando Gesù rimase così appeso alla croce,<br />Se hai preso i tuoi vestiti e il concerto,<br />per dividerli a lotti.<br />La madre di Gesù non era lontana<br />Johannes era al suo fianco;<br />Gesù disse ai due:<br />“Questo è tuo figlio, moglie, accettalo;<br />Questa è tua madre d'ora in poi! "<br />Johann li prende per sé.<br />I sommi sacerdoti si burlavano<br />gli urlò ad alta voce con parole dure : :<br />"Sei tu quello che viene da Dio? "<br /><br />18. "Sei il caro figlio di Dio,<br />Allora scendi dalla croce, aiutati! "<br />Lo hanno detto anche i ladri.<br />Ma uno dei due ha chiamato:<br />"Questo qui è innocente!<br />Gesù abbi pietà di me<br />Quando sei nel regno tuo! "<br />Disse: "Oggi sarai con me<br />Nel paradiso di Dio! "<br />L'oscurità venne all'ora sesta.<br />Alle nove, dal profondo del suo cuore,<br />Gesù gridò queste parole:<br /><br />19. "Mio Dio, mio Dio, come me lo permetti!"<br />L'aceto è la risposta<br />E gli dà da bere.<br />Quando Gesù ci ha provato<br />Disse: "Mio Dio, è finito!"<br />E lascia che la sua testa si chini.<br />' O padre, nelle tue mani<br />ti comando il mio spirito,"<br />gridò con voce forte.<br />Le rocce saltavano terribilmente,<br />Nel tempio, anche il sipario<br />Strappato in due fino in fondo!<br /><br />20. La terra cominciò a tremare,<br />Molte tombe sono state scoperte.<br />Il capitano e la sua gente<br />Lingue: "Veramente fu pio,<br />Figlio di Dio, questo lo dimostra”!<br />E battere i loro seni.<br />Quando le gambe dei ladri furono rotte,<br />Quando Gesù era morto, nulla era rotto per lui:<br />Gli hanno pugnalato il fianco;<br />L'acqua ne uscì con il sangue:<br />Colui che testimonia l'ha visto bene.<br />La Scrittura lo dice oggi.<br /><br />21. Dopo di che, quando venne la sera,<br />Il pio Giuseppe Gesù prese<br />Dalla croce per seppellirlo.<br />Venne anche Nicodemo<br />prese molto aloe e mirra,<br />Per ungere Gesù.<br />Non lontano dal Calvario<br />C'era una tomba scavata nella montagna<br />In una ripida parete rocciosa.<br />Deposero il corpo di Gesù<br />su di essa rotolarono la pietra,<br />E se ne andò con dolore.<br /><br />22. Il sabato riposa nel sepolcro.<br />Poi la mattina presto, il terzo giorno,<br />Alzati Gesù potente!<br />Ci apre il suo regno dei cieli<br />E ci parla, fedele e misericordioso,<br />Libero e libero dai peccati.<br />Quindi dovremmo essere felici<br />che il nostro salvatore, lui solo,<br />Cristo ha vinto<br />Per noi il peccato e la sua miseria,<br />Più inferno e morte:<br />Il diavolo è legato!<br /><br />23. Cristo per noi ha sofferto un grande tormento,<br />Quindi gli siamo grati<br />vivi secondo la sua volontà.<br />Perché la sua parola risplende così luminosa per noi,<br />Cerchiamo di essere nemici del peccato<br />E lottare per esso ogni giorno;<br />Mostra amore a tutti;<br />Come Cristo ha fatto per noi<br />Con la sua sofferenza, la morte.<br />O uomo, considera la legge<br />Come l'ira di Dio batte il peccato:<br />Proteggiti da esso!<div><br /></div><div><br /></div><div>* * *</div><div><br /></div><div><br /></div><div>O Mensch, bewein dein Sünde groß,<br />Darum Christus seins Vaters Schoß<br />Äußert und kam auf Erden;<br />Von einer Jungfrau rein und zart<br />Für uns er hie geboren ward,<br />Er wollt der Mittler werden,<br />Den Toten er das Leben gab<br />Und legt dabei all Krankheit ab<br />Bis sich die Zeit herdrange,<br />Daß er für uns geopfert würd,<br />Trüg unser Sünden schwere Bürd<br />Wohl an dem Kreuze lange.!<br /><br /><div>2. Dann als das Fest der Juden kam <br />Jesus sein Jünger zu ihm nahm <br />Gar bald thät er ihn'n sagen : <br />Des Menschen Sohn verrathen wird <br />Ans Kreutz geschlagen und ermördt <br />Darauf die Juden tagen. <br />In Simons Haus ein Fraue kam <br />Viel köstlich's wasser zu ihr nahm <br />Thäts übern Herren giessen <br />Etlich der Jüngen murrten bald <br />JEsus die fraue gar nicht schalt <br />Das thät Judam verdriessen. <br /><br /></div><div>3. Judas zum Hohenpriester lauft, <br />Den Herrn verrät und ihn verkauft <br />Für dreissig Silbergroschen. <br />Als Jesus mit den Jüngern kam <br />Und ass mit ihn’n das Osterlamm <br />War schon sein Tod beschlossen ! <br />Dann setzt er ein sein Testament, ,<br />Dass wir es feiern bis ans End, <br />Sein Opfer zu bedenken. <br />Den Jüngern waschet er die Füss’, <br />Er zeiget seine Liebe gross, <br />Dass sie dem Beispiel folgen. <br /><br /></div><div>5. Er sprach : „Schlaft ihr in meinem Leid ? <br />Wacht auf, die Stunde ist bereit, <br />Ich werde nun gegeben <br />In Hand der Sünder. Stehet auf, <br />Der mich verrät, der wartet drauf, <br />Dass mich mein’ Feinde fangen ! <br />Als er noch red’t, sieh, Judas kam, <br />Ein’ grosse Schar er mit sich nahm <br />Mit Spiessen und mit Stangen. <br />Ein Zeichen der Verräter gab : <br />„Welchen ich küsse, merket ab: <br />Der ist’s, den sollt ihr fangen !<br /> <br />7. « Nicht mit dem Schwert, ach, Petrus, nein! <br />Ich muss den Kelch austrinken rein, <br />Den mir Gott hat gegeben ! » <br />Die Schar führt Jesus zum Hannas, <br />Dann bringt sie ihn zum Kaiphas, <br />Gefangen und gefesselt. <br />Petrus im Hof des Priesters stand : <br />Von vielen Leut’ dreimal erkannt, <br />Verleugnet er den Herren ! <br />Kaiphas fragt Jesus : „ Wer bist du ? “ <br />Sie riefen Zeugen noch dazu, <br />Um ihn hart zu beschweren. <br /><br /></div><div>8. Christus antwortet ihnen nicht. <br />Der Hohepriester zu ihm spricht : <br />„Was willst du dazu sagen ? <br />Ich schwör’ dich bei dem Gotte mein, <br />Sag, bist du Christus, der Sohn sein? “ <br />Er antwort’t ohne Zagen : <br />„Ich bin’s und sag : zu dieser Zeit, <br />Werd’t ihr des Menschen Sohn von weit <br />Auf Wolken sehen kommen, <br />Und an der Rechten Gottes sein ! “ <br />Kaiphas zerriss das Kleide sein <br />Und sprach : „ Ihr habt’s vernommen !“</div><div> <br />9. „Er hat gelästert Gott, den Herrn, <br />Was solln wir weiter ihn aushörn? “ <br />Sie sprachen : „ Er soll sterben ! “ <br />Und spuckten ihm ins Angesicht, <br />Auf ihn sie schlugen im Gericht <br />Mit Schreien und Gelächter. <br />Sie deckten ihm das Antlitz zu, <br />Schlugen mit Fäusten, und dazu <br />Fragten : „Wer hat geschlagen ? “ <br />Am Morgen früh all das geschah, <br />Der Sonnenaufgang war ganz nah : <br />Das musste Christ schon tragen ! <br /><br /></div><div>10. Dann zu Pilatus ging es hin. <br />Als Judas sah, was ward aus ihm, <br />Kam auf ihn schlimme Reue ! <br />Das Geld er bald den Priestern gab : <br />„Wie schwer ich doch gesündigt hab, <br />Wie gross ist mein’ Untreue ! “ <br />Er hing sich auf und brach entzwei. <br />Die Priester fragten sich dabei : <br />„Was tun mit diesem Gelde ? <br />Des Töpfers Acker kaufen wir, <br />Zum Friedhof für die Pilger hier. “ <br />So hat’s die Schrift gemeldet. <br /><br /></div><div>11. Als Jesus vor Pilatus stand, <br />Schrien sie laut, ausser Verstand, <br />Mit folgender Anklage : <br />„Dem Kaiser will er widerstehn <br />Und nennet sich ein Gottes Sohn, <br />Verführt das Volk alltage.“ <br />Pilatus ihm viel Fragen stellt, <br />Aber der Herr kein Antwort meldt ; <br />Darüber er sich wundert. <br />Dann zu Herodes schickt er ihn. <br />Herodes freut sich darauf hin : <br />Er wollte sehn ein Wunder ! <br /><br /></div><div>12. Da Jesus auch kein Antwort gab, <br />Verachtet ihn Herodes grob, <br />Schickt ihn Pilatus wieder. <br />Der Römer zu den Priestern sprach : <br />„Herodes auch den Menschen sah <br />Und blieb doch unentschieden.“ <br />Jedes Jahr üblich auf dem Fest, <br />Einer das G’fängnis frei verlässt: <br />Jesus will ich frei geben. <br />Sie schrien all mit lauter Stimm : <br />„ Schlag Jesus an des Kreuzes Stamm ! <br />Barrabas wolln wir haben ! “ <br /><br /></div><div>13. So wurde Jesus ausgepeitscht <br />Von den Soldaten allerseits <br />Und mit Purpur gekleidet. <br />Aus Dornen flochten sie die Kron, <br />Ihm setzten auf mit Hass und Hohn, <br />Mit G’walt und ohn’ Mitleiden. <br />Sie grüssen ihn : „Dir König, heil !“ <br />Und ziehen ihn am Narrenseil, <br />Mit Schimpfwort und mit Schanden. <br />Pilatus spricht : „Hier ist der Mann ! <br />In ihm kein Bös’s ich strafen kann : <br />Es ist ja kein’s vorhanden ! “ <br /><br />14. Sie schrien auf mit lauter Stimm : </div><div>“Ans Kreuz, ans Kreuz, mach Schluss mit ihm, <br />Sonst bist du Caesars Feinde ! “ <br />Als nun Pilatus hört’ dies Wort, <br />Setzt’t er sich an des Richters Ort, <br />Wusch öffentlich die Hände ; <br />Erliess den Mörder Barrabas <br />Und Jesus an das Kreuze gab, <br />Nach ihrem falschen Willen. <br />Sein’ Kleider sie auszogen ihm <br />Und führten ihn mit grosser Stimm ; <br />Das Kreuz trug er in Stille. <br /><br /></div><div>15. Als sie nun gingen mit ihm auf, </div><div>Zwangen sie Simon, dass er lauf’ <br />Und ihm das Kreuz nachtrage. <br />Viel Volk und Frauen standen da, <br />Doch Jesus, der sie weinen sah, <br />Wandte sich um und sagte : <br />„ Nein, weinet ja nicht über mich, <br />Weint, Töchter Zion über euch <br />Und über eure Kinder ! <br />Ihr werdet sprechen : „ Selig, die <br />Unfruchtbar ist und säugte nie, <br />Wenn kommt der Tag des Endes.“ <br /><br /></div><div>16. So kamen sie zu Golgatha. <br />Zwei Übeltäter waren da, <br />Die man auch schlug ans Holze <br />Zur linken und zur rechten Hand, <br />Wie es die Schrift lägst gab bekannt. <br />Dann sprach der Herr am Kreuze: <br />„ Vater, verzeih ihn’n diese Tat, <br />Sie wissen nicht die Missetat ! “ <br />Pilatus liess aufschreiben, <br />Hebräisch, griechsich und latein: <br />„ Jesus, der Mann aNazareth <br />Und der König der Juden. <br /><br /></div><div>17. Als Jesus so am Kreuze hing, <br />Nahm man sein Kleider und gig hin, <br />Sie durch das Los zu teilen. <br />Die Mutter Jesu stand nicht weit, <br />Johannes war an ihrer Seit ; <br />Jesus sprach zu den beiden : <br />„ Dies ist dein Sohn, Weib, nimm ihn an; <br />Dies ist dein’ Mutter von nun an ! “ <br />Johann sie zu sich nehmet. <br />Die Hohen Priester trieben Spott, <br />Schrien ihm laut mit schroffen Wort’ : :<br />„ Bist du’s, der von Gott kommet ? “ <br /><br /><br /></div><div>18. „ Bist du doch Gottes lieber Sohn, <br />Dann steig vom Kreuz, hilf dir davon ! “ <br />So sprachen auch die Schächer. <br />Doch einer von den zweien rief : <br />„ Dieser, der ist unschuldig hier ! <br />Jesus, erbarm dich meiner, <br />Wenn du bist in dem Reiche dein ! “ <br />Er sprach: „ Heut wirst du bei mir sein <br />Im Paradiese Gottes ! “ <br />Finsternis kam zur sechsten Stund. <br />Um neun Uhr, aus seins Herzensgrund, <br />Schrie Jesus diese Worte :<br /><br /></div><div>19. „Mein Gott, mein Gott, wie läss’st du mich !“<br />Zur Antwort reichet man Essig <br />Und gibt es ihm zu trinken. <br />Als Jesus den versuchet hatt’, <br />Sprach er : „Mein Gott, es ist vollbracht !“ <br />Und liess sein Haupte sinken. <br />“ O Vater, in den Händen dein <br />Befehl ich dir den Geiste mein,“ <br />Schrie er mit starker Stimme. <br />Die Felsen sprangen ganz furchtbar, <br />Im Tempel, der Vorhang sogar <br />Entzwei riss bis nach unten ! <br /><br /></div><div>20. Die Erde fing zu beben an, <br />Viel Gräber wurden aufgetan. <br />Der Hauptmann und sein’ Leute <br />Sprachen: „ Fürwahr, ein frommer war’s, <br />Ein Gottes Sohn, dies zeiget das“ ! <br />Und schlugen sich die Bruste. <br />Als man den Schächern brach die Bein, <br />War Jesus tot, ihm brach man keins: <br />Sie stachen ihm die Seite ; <br />Daraus rann Wasser mit dem Blut : <br />Der es bezeugt, der sah es gut. <br />Die Schrift erzählt es heute.<br /><br /></div><div>21. Nach dem, als dann der Abend kam, <br />Der fromme Joseph Jesus nahm <br />Vom Kreuz, ihn zu begraben. <br />Auch Nikodemus dazu kam, <br />Viel Aloes und Myrrhe nahm, <br />Um Jesus einzusalben. <br />Nicht weit von Golgatha entfernt, <br />Da war ein Grab, gehau’n im Berg, <br />In steiler Felsenmauer. <br />Sie legten Jesu leib darein, <br />Darüber rollten sie den Stein , <br />Und gingen weg mit Trauer. <br /><br /><br /></div><div>22. Am Sanstag ruht er in dem Grab. <br />Frühmorgens dann, am dritten Tag, <br />Steht Jesus auf gewaltig ! <br />Er öffnet uns sein Himmelreich, <br />Und spricht uns, treu und gnadenreich, <br />Von Sünden frei und ledig. <br />Darum wir sollen fröhlich sein, <br />Dass unser Retter, er allein, <br />Christus, hat überwunden <br />Für uns die Sünd und ihre Not, <br />Dazu die Hölle und den Tod : <br />Der Teufel liegt gebunden ! <br /><br /></div><div>23. Christus für uns litt grosse Pein, <br />Drum lasset uns ihm dankbar sein, <br />Nach seinem Willen leben. <br />Weil uns sein Wort so helle scheint, <br />Lasset uns sein der Sünde feind <br />Und täglich danach streben ; <br />Die Lieb’ erzeigen jedermann; <br />Wie Christus an uns hat getan <br />Mit seinem Leiden, Sterben. <br />O Menschenkind, betracht das recht, <br />Wie Gottes Zorn die Sünde schlägt : <br />Tu dich davor bewahren !</div></div><div><br /></div></div>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-5066831962878017772023-03-12T11:44:00.002+00:002023-03-12T11:44:51.641+00:00Perché cantare ancora oggi il Gregoriano? - di Giacomo Baroffio<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/99/Registrum_gregorii%2C_san_gregorio_magno_ispirato_dalla_colomba%2C_983_miniatura%2C_treviri_stadtbiblithek%2C_19%2C8x27_cm.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="588" height="400" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/99/Registrum_gregorii%2C_san_gregorio_magno_ispirato_dalla_colomba%2C_983_miniatura%2C_treviri_stadtbiblithek%2C_19%2C8x27_cm.jpg" width="294" /></a></div><br /><p></p><p><span style="font-family: Geneva;">Oggi, 12 marzo, cade la festa liturgica di Gregorio Magno papa, santo e Dottore della Chiesa, dal nome del quale, sappiamo, il canto proprio della Chiesa latina è aggettivato "gregoriano".</span></p><div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;">Vent'anni fa <b><a href="https://www.organieorganisti.it/giacomo-baroffio" target="_blank">Giacomo BAROFFIO</a></b> scriveva quanto sotto.</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;">Sta di fatto che alla maggior parte dei sacerdoti del mondo il canto gregoriano non manca affatto!</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;">E questo, mi pare, anche grazie alla famigerata locuzione «<b><a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2016/12/ceteris-paribus.html" target="_blank">ceteris paribus</a></b>» contenuta in <i>Sacrosanctum Concilium</i>...</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;">Grazie per la cortese attenzione.</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><b><i><a href="http://www.paolobottini.it" target="_blank">Paolo Bottini</a></i></b></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;">Cremona, il 12 marzo 2023</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;">*</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><br /></div><div id="AppleMailSignature"><div id="AppleMailSignature"><br /><span style="font-family: georgia;">Giacomo Baroffio</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-family: georgia;"><b>PERCHÉ CANTARE ANCORA OGGI IL GREGORIANO?<br /></b></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-family: georgia;"><br /><b>Tre possono essere i motivi</b> per cui all’inizio del terzo millennio ci si può interessare al canto gregoriano.<br /><br />1) Un motivo <b>spirituale</b>. Chi vive la fede cristiana s’accorge come la Parola di Dio necessiti di una mediazione che vada al di là della spiegazione filologica e dell’applicazione moraleggiante. Percepire la voce di Dio nella sua Parola è un’azione del cuore in ascolto di quanto le parole della Bibbia non riescono a esprimere. La musica è il linguaggio privilegiato del cuore: di Dio e dell’uomo. Il canto gregoriano ha la forza di incantare, distogliere il cuore dalle preoccupazioni perché si dilati e si orienti a Dio nell’adorazione e nel silenzio attonito.<br /><br />2) Un motivo <b>culturale</b>. Chi è attento alle opere dello spirito umano, avverte la grandezza dell’arte poetica, la capacità di comunicare a livello profondo di emozioni con linguaggi che spesso non sono ordinari. Il canto gregoriano è un itinerario di bellezza e di armonia. Esso riassume l’esperienza poetica di decine di generazioni a partire dall’antico Israel fino alle espressioni mutuate dalle tante e diverse culture dove il cristianesimo ha portato il Vangelo, ricevendo in cambio nuove possibilità di comunicazione musicale.<br /><br />3) Un motivo <b>antropologico</b>. Molti brani del repertorio gregoriano sono costruiti secondo particolari tecniche musicali sperimentate in ambito semitico (maqam) e indiano (raga). La melodia si muove su particolari circuiti mentali che obbligano a percorrere determinati itinerari legati alla memoria e alle sue variazioni, il tutto segnato da alternanza di conosciuto e di ignoto, di presente e di rimosso. Sotto questo aspetto il cantare e anche il solo ascoltare le melodie gregoriane può costituire un momento forte di terapia che permette alla mente di ricuperare la verità di se stessa.</span><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><br /></div></div></div>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-23074764312346907472023-03-12T08:09:00.002+00:002023-03-12T08:16:03.849+00:00Oltre all'organo, quali strumenti «legittimamente» permessi nel culto divino ? ...<p> <span><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"> </span></span></p><div class="separator" style="clear: both; font-family: Geneva; font-size: 14px; text-align: center;"><span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7uMBSRFqkcCtjmP4AwaDMhSJKTjle2J-9Hb2F2gBSCNpGSTwMvJApJiH9rijyz2ehH2hhmK7Qykt9x8kHe76h6dMAPX8NcINTSIvVoDk_L2kVp7J4cz1dgEaCWeaPa3bs2uD64-yv7O74YUmuZbalTa9lMd3USA071EFfjfwzkK_n6O21Pbv86adS/s605/melozzo-angelo-liuto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="605" height="297" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7uMBSRFqkcCtjmP4AwaDMhSJKTjle2J-9Hb2F2gBSCNpGSTwMvJApJiH9rijyz2ehH2hhmK7Qykt9x8kHe76h6dMAPX8NcINTSIvVoDk_L2kVp7J4cz1dgEaCWeaPa3bs2uD64-yv7O74YUmuZbalTa9lMd3USA071EFfjfwzkK_n6O21Pbv86adS/w400-h297/melozzo-angelo-liuto.jpg" width="400" /></a></span></div><div style="text-align: center;"><span><span style="font-family: inherit; font-size: xx-small;">[Melozzo da Forlì, Angelo con liuto, Pinacoteca Vaticana]</span></span></div><p></p><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Lo scorso 5 marzo cadeva il giorno anniversario della promulgazione della <a href="https://www.organieorganisti.it/musicam-sacram" target="_blank">istruzione vaticana "Musicam sacram"</a> del 1967: un documento importante (quanto oggi misconosciuto e comunque non applicato!) che intende precisare le questioni prettamente musicali della riforma liturgica del Concilio Vaticano Secondo (cfr. <<a href="http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm">http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm</a>>).<br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /><blockquote>- «Frutto di una lunga e "sofferta" elaborazione, di uno studio attento e realistico della situazione pastorale attuale, nonché dell'apporto di molti liturgisti e musicisti, il documento regola, sia sul piano dottrinale che pratico, i rapporti che legano la musica quando entra a prestare il suo nobile e necessario servizio nell'azione liturgica. I compiti della musica e del canto sacro durante le varie celebrazioni della Chiesa, la parte in esse spettante ai vari "attori", la preparazione delle melodie per i testi in lingua nazionale, l'uso dei vari strumenti musicali, infine i compiti e le responsabilità delle Commissioni diocesane e nazionali di musica sacra: sono questi gli argomenti dell'Istruzione presi in esame, con competenza e attenzione, nel volume che raccoglie gli atti del primo convegno nazionale su "La musica e il canto nella Liturgia", organizzato dal Centro di Azione Liturgica (Roma) all'indomani della pubblicazione dell'Istruzione, e svoltosi a Roma nel giugno del 1967». </blockquote><br /><br />Vi comunico che ho a disposizione per voi gli atti di questo convegno, pubblicati nel 1968: ve li posso inviare in formato "PDF" se vorrete gentilmente scrivermi tramite il modulo-contatti del mio sito internet personale <<a href="http://www.paolobottini.it" target="_blank">www.paolobottini.it</a>>.<br /><br />Intanto vogliamo mettere sotto i riflettori l'affermazione di <i>Musicam Sacram</i> 65 «<b>Nelle Messe [...] si può usare l'organo, o altro strumento legittimamente permesso</b>»: questa precisazione che ammette l'uso di altri strumenti musicali, oltre all'organo, a patto che siano "legittimamente" permessi, proviene dal noto passo di <i>Sacrosanctum Concilium</i> 120 («Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti. Altri strumenti, poi, si possono ammettere nel culto divino, a giudizio e con il consenso della competente autorità ecclesiastica territoriale, a norma degli articoli 22-2, 37 e 40, purché siano adatti all'uso sacro o vi si possano adattare, convengano alla dignità del tempio e favoriscano veramente l'edificazione dei fedeli»).<br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">La domanda che, dunque, potremmo porci è la seguente: <b>quali altri strumenti musicali, oltre all'organo, sono stati - nero su bianco - mai formalmente approvati da qualsiasi vescov</b>o?! L'uso ordinario e pacifico di altri strumenti musicali è sufficiente ad ammetterne l'utilizzo?...<br /><br />Grazie per la cortese attenzione e cordiali saluti.<br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><b><i><a href="https://www.organieorganisti.it/utenti/paolo-bottini" target="_blank">Paolo Bottini</a></i></b></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Cremona, 8 marzo 2023</div>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-75947350849084168472023-01-02T17:21:00.001+00:002023-01-04T14:32:56.885+00:00I VESCOVI italiani non hanno nessun interesse per la LITURGIA (parola di Joseph Ratzinger)!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwZFWOvCtwuu9mlbmVRmnDTNpHS146SM38BeF9SK8rXbGvC9o5vdy51onzFy0K9lQxiFvnDCnEkaVckQlsY6qFn9uq3ti9camclyOUYuCT-1BAVvrMbE_1DL3RkBJ7optTBunyqbGAvRh_SYmS-fPF01HYRwHBnTOxb45qx4SxblmNMWqYQ38Hjfg_/s634/benedetto-xvi-pianoforte.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="354" data-original-width="634" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwZFWOvCtwuu9mlbmVRmnDTNpHS146SM38BeF9SK8rXbGvC9o5vdy51onzFy0K9lQxiFvnDCnEkaVckQlsY6qFn9uq3ti9camclyOUYuCT-1BAVvrMbE_1DL3RkBJ7optTBunyqbGAvRh_SYmS-fPF01HYRwHBnTOxb45qx4SxblmNMWqYQ38Hjfg_/w400-h224/benedetto-xvi-pianoforte.jpg" width="400" /></a></div><br /> <p></p><p><span style="font-family: monospace; font-size: 14px;">Una bella testimonianza di <a href="https://www.organieorganisti.it/giacomo-baroffio" target="_blank">Giacomo Baroffio</a> sul cardinale Joseph RATZINGER: </span></p><div style="font-family: monospace; font-size: 14px;"><br /></div><div style="font-family: monospace; font-size: 14px;"></div><blockquote><div style="font-family: monospace; font-size: 14px;"><i>- «Una volta mi sfogai dicendogli: “Non capisco proprio come i vescovi italiani non siano attenti al canto nella liturgia, se ne disinteressino completamente”. Risposta: “Il problema è molto più delicato. <a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2022/10/vescovi-liturgia-musica-canto-organo.html" target="_blank"><b>I vescovi italiani non hanno nessun interesse per la liturgia</b></a>. È quindi naturale che ignorino il canto”. “Scusi, ma perché non va a dirlo all’Assemblea della CEI?”. Fece un grande sospiro, più eloquente di tanti discorsi.»</i></div><div style="font-family: monospace; font-size: 14px;"></div></blockquote><div style="font-family: monospace; font-size: 14px;"><br /></div><div style="font-family: monospace; font-size: 14px;">E noi andiamo lamentandoci della scarsa considerazione verso organi e organisti?!... È proprio vero, dunque, che «La crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia.» (Joseph Ratzinger, <i>La mia vita</i>, Edizioni San Paolo, 1997).</div>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-38416859278428736222022-12-06T19:45:00.000+00:002022-12-06T19:45:01.707+00:00Melodie originali ed inedite per i testi dei ritornelli al salmo responsoriale delle domeniche e feste dell'anno liturgico<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxv9TNYRasL34GNYZJtPhnYA-pXY41JJHJHlenB5TPHufxAJg2GY6TDX4N_4dTscAogsjpX2cM7Rc1pVSiBU2yv70v3Xafgrr2L5wNZVaKJjSNbc6ZjYtQwhoZp7iQ3dD05usOFr5LGgCJ4DVft6Eb85M3-BrgXwVB_X4LDlPB4ZOvYrbWMS26DCNn/s760/davide_salmista_duomo_siena.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="760" data-original-width="748" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxv9TNYRasL34GNYZJtPhnYA-pXY41JJHJHlenB5TPHufxAJg2GY6TDX4N_4dTscAogsjpX2cM7Rc1pVSiBU2yv70v3Xafgrr2L5wNZVaKJjSNbc6ZjYtQwhoZp7iQ3dD05usOFr5LGgCJ4DVft6Eb85M3-BrgXwVB_X4LDlPB4ZOvYrbWMS26DCNn/w630-h640/davide_salmista_duomo_siena.jpg" width="630" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px; text-align: start;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px; text-align: start;">Mi sono ispirato alla seguente affermazione di san Pio X papa per comporre le <b>melodie dei ritornelli al salmo responsoriale</b> delle domeniche e feste dell'anno liturgico: </span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px; text-align: start;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px; text-align: start;" /><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px; text-align: start;"><blockquote>«Tanto una composizione per chiesa è più sacra e liturgica, quanto più nell’andamento, nella ispirazione e nel sapore si accosta alla melodia gregoriana, e tanto è meno degna del tempio, quanto più da quel supremo modello si riconosce difforme» </blockquote></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Geneva; font-size: 14px; text-align: start;">(S. Pio X papa, motu proprio <i>Tra le sollecitudini</i> sulla musica sacra, 1903).</span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px; text-align: start;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px; text-align: start;" /><div style="text-align: center;"><span style="font-family: georgia; text-align: start;">Grazie per l'attenzione che vorrete riservare ai miei ritornelli al salmo responsoriale cliccando </span></div><div style="text-align: center;"><a href="http://salmoresponsoriale.blogspot.com" style="font-family: georgia; text-align: start;">http://www.salmoresponsoriale.it</a></div></div><br /><p></p>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-90922257578720837552022-10-31T14:05:00.004+00:002023-01-10T10:09:45.769+00:00Per evitare un altro convegno sulla questione "organo e organista nella liturgia" ! ...<p><span style="font-size: large;"><br /></span></p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=kTCFISg9sIY" target="_blank"><https: apt2n1inzs="" artolucci_dirige_coro.jpg="" bp.blogspot.com="" drhw31wbai="" g="" s1600="" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" title="Il Maestro cardinal Bartolucci dirige un coro nella basilica di S. Pietro in Vaticano" uvzbst5a0kszlbb2vmbu1r0yiqneuzyqclcbgasyhq=""><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="800" height="339" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5qigLwHWZDMu_EqZjDi2AV0VP4YvFmiffHvk5MTuU2rNwhIP-83NBdT3z8L-2YdEIBi1_QT_smLKFHDu_K-WTogSPc1-TecoB3wD_C4XzxLc8GUGphwvaGBiPxj3gvCxVGH3mMetHX0e4/s1600/Bartolucci_dirige_coro.jpg" width="540" /></https:></a><div style="font-family: monospace;"><div id="AppleMailSignature"><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;"><span style="font-size: large;"><br />Gentili lettori,<br /><br />sappiate che sono ormai passati più di vent'anni dopo il <a href="https://www.organieorganisti.it/organista-liturgia-professione-problemi-prospettive" target="_blank">convegno "L'organista nella liturgia" promosso a Firenze dalla Associazione Italiana Santa Cecilia</a>!<br /><br />Mi auguro che tra gli organisti italiani vi siano ancora oggi molti che sperano in una migliore attenzione dei vescovi a tutto ciò che, nell'ambito del culto divino, può intendersi genericamente per "musica sacra", ovvero innanzitutto il <b>canto liturgico popolare</b> (materia che dovrebbe essere prioritaria ma che invece - lo vediamo ben tutti da decenni - è proprio la più trasandata, <a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2016/10/come-recuperare-uneducazione-al-canto.html" target="_blank">non essendovi alcun progetto unitario di iniziazione dei fedeli cattolici alla preghiera cantata</a>), poi eventualmente la <b>polifonia vocale</b> (quanti cori sono stati smembrati in nome della - spesso fraintesa - «partecipazione attiva» dei fedeli?!), infine la <b>musica per organo</b> (che più ci interessa, anche se purtroppo lo spazio per la musica organistica è sempre più messo all'angolo).<br /><br />A me sembra che l'attenzione dei vescovi per la musica sacra sia direttamente proporzionale al loro impegno per la valorizzazione della liturgia <i>tout court</i>: pressoché nullo! [*]<br /><br />Spero dunque che a nessuno venga in mente di organizzare un altro convegno senza prima aver visto <i><a href="https://liturgiaetmusica.blogspot.com/2012/10/basta-parole-ora-i-fatti.html" target="_blank">res, non verba</a></i>!...<br /><br />Grazie per la cortese attenzione.<br /><br /><i><b><a href="https://www.organieorganisti.it/utenti/paolo-bottini" target="_blank">Paolo Bottini</a></b></i><br /><br />Cremona, il 31 ottobre 2022</span></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;">[*] A conferma di questa apparentemente forte affermazione, desidero riportare la testimonianza di <a href="https://www.organieorganisti.it/giacomo-baroffio" target="_blank">Giacomo BAROFFIO</a><span style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;"> resa in occasione <a href="http://benedictinoscanarias.blogspot.com/2014/09/xxxv-semana-de-estudios-gregorianos.html" target="_blank">“XXXV Semana de estudios gregorianos” presso Abadia Santa Cruz del Valle de los Caidos il 29 agosto 2014</a></span><span style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;">): <i>«Penso spesso a un incontro di anni fa con un autorevole cardinale della Curia romana. Alle mie lamentele sull’atteggiamento dei vescovi italiani nei confronti del canto gregoriano e della musica sacra, il porporato mi disse testualmente: “Il fatto che i vescovi italiani non apprezzino il gregoriano e la musica sacra è la conseguenza di una situazione ben più grave e delicata. La maggior parte dei vescovi non ha nessun interesse per la liturgia!”. Peccato che queste parole il cardinale non le abbia tuonate davanti all’assemblea generale della Conferenza episcopale»</i>. [l'<a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2023/01/vescovi-italiani-non-hanno-nessun-interesse-per-la-liturgia-parola-di-joseph-ratzinger.html">autorevole cardinale in questione era Joseph Raztinger</a>, ndr, 10/01/2023]</span></span></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;"><br /></div></div></div>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-59462505527654960032022-08-28T15:11:00.009+01:002022-08-28T15:35:11.011+01:00Chi canta prega due volte.... ma non per Sant'Agostino!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href=https://www.youtube.com/watch?v=WweLtWqAG00" target="_blank"><https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2021/4/25/photos/cache/gaetano-lettieri-liberta-un-santagostino-tra-ricoeur-e-derrida_72888bf8-a34f-11eb-a320-ca1630e7bed4_1600_1006_big_gallery_linked_i.jpg" title="Sant'Agostino dipinto da Gerard Seghers (1591-1651)" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="800" height="339" src="https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2021/4/25/photos/cache/gaetano-lettieri-liberta-un-santagostino-tra-ricoeur-e-derrida_72888bf8-a34f-11eb-a320-ca1630e7bed4_1600_1006_big_gallery_linked_i.jpg" width="540"/></a></div><br /><span style="font-family: Geneva; font-size: large;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: Geneva; font-size: large;">Gentili lettori,</span></p><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;">sapete voi che il celebre motto "<b>chi canta bene, prega due volte</b>" (<i>bis orat qui bene cantat</i>) in realtà non proviene direttamente dagli scritti di sant'Agostino (come forse ancora oggi molti credono e/o continuano a proclamare)?!<br /><br />Vero è, comunque, che al santo vescovo d'Ippona premesse particolarmente il cantare bene: </span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><blockquote><i>«Ognuno chiede in qual modo cantare a Dio. Canta a Lui, ma canta bene. Egli non vuole che le sue orecchie siano offese»</i> (cfr. <<a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.it/2013/12/santagostino-cantare-bene-a-Dio.html">http://liturgiaetmusica.blogspot.it/2013/12/santagostino-cantare-bene-a-Dio.html</a>>).</blockquote><br />Grazie sempre per la vostra cortese attenzione.<br /><br /><i>Paolo Bottini</i></span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><a href="http://www.paolobottini.it" target="_blank">http://www.paolobottini.it</a></span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;">Cremona, domenica 28 agosto 2022, festa liturgica di S. Agostino<br /><br /><br /></span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;">* * *</span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><br /><i><b>Chi canta prega due volte.... ma non per Sant'Agostino! </b>[*]<br /></i><br />di Daniele Casi<br /><br />Ricorrendo la memoria liturgica di Sant'Agostino d'Ippona, Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa e per doveroso atto di devozione ci viene di fare un piccolo atto di giustizia a colui che mons. Antonio Livi definisce: «il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell'umanità in assoluto».<br /><br />Troviamo, infatti, sommamente ingiusto che, della sua sterminata produzione, "il grande pubblico" conosca, quando va bene, il titolo di un paio di opere ed ancor peggio la trita frase-mantra: «Chi canta bene, prega due volte». Ebbene, signori e signore, il Santo Vescovo d'Ippona, tali parole mai le pronunziò, ne tantomeno le scrisse. Sì, ho verificato anch'io, se cercate su Google vengono fuori ben 49.200 referenze che attestano il contrario e molti di voi l'avranno appresa, come chi scrive nella sua tenera infanzia, dalla viva voce di zelanti parroci e di altrettante suorine 'addette ai canti'.<br /><br />Difficile dire da dove sia nato il "mito".<br /><br />Forse dall'<a href="http://win.organieorganisti.it/OGMR_2000.htm" target="_blank">Ordinamento Generale del Messale Romano</a> [...] che al n. 39 recita: « [...] perciò dice molto bene sant' Agostino: "Il cantare è proprio di chi ama" [Sermo 336,1: PL 38, 1472.], e già dall'antichità si formò il detto: "Chi canta bene, prega due volte" [...] ?</span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><br />Perfino il sagace Rino Cammilleri è sembrato quasi caderci in uno dei suoi 'Antidoti' tanto che opportunamente chiosava: </span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><blockquote>«Mica poteva sapere [Agostino] che la sua frase sarebbe stata utilizzata dal clero del terzo millennio per ottenere la tanto sospirata "partecipazione" dei fedeli all'"assemblea liturgica" che il prete "presiede". Così, quando l'intero uditorio si mette a cantare a squarciagola i pezzi numerati imposti dal complessino, finalmente la "celebrazione eucaristica" può dirsi pienamente "partecipata", con grande soddisfazione del "presidente" che non di rado ha interrotto a metà il rito per arringare l'uditorio che cantava poco o piano».</blockquote><br /><br />Alcuni sostengono che la frase incriminata sia sunto di quanto Agostino - che si può dire quasi convertito dalle lacrime sgorgate per la bellezza dei canti ascoltati a Milano, dal suo 'padre nella Fede', Sant'Ambrogio - scrive nelle <i>Enarrationes in Psalmos</i>, ma ci sembra davvero riduttivo di tali vette di melodiosa spiritualità che vi riportiamo di seguito in omaggio al 'festeggiato'. [...].<br /><br />*</span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><br /><i>«"Lodate il Signore con la cetra, con l'arpa a dieci corde a lui cantate. Cantate al Signore un canto nuovo!" (Salmo 32, 2.3). Spogliatevi di ciò che è vecchio ormai; avete conosciuto il nuovo canto. Un uomo nuovo, un testamento nuovo, un canto nuovo. Il nuovo canto non si addice ad uomini vecchi. Non lo imparano se non gli uomini nuovi, uomini rinnovati, per mezzo della grazia, da ciò che era vecchio, uomini appartenenti ormai al nuovo testamento, che è il regno dei cieli. Tutto il nostro amore ad esso sospira e canta un canto nuovo. Elevi però un canto nuovo non con la lingua, ma con la vita. Cantate a lui un canto nuovo, cantate a lui con arte (cfr. Salmo 32, 3). Ciascuno si domanda come cantare a Dio. Devi cantare a lui, ma non in modo stonato. Non vuole che siano offese le sue orecchie. Cantate con arte, o fratelli. Quando, davanti a un buon intenditore di musica, ti si dice: canta in modo da piacergli; tu, privo di preparazione nell'arte musicale, vieni preso da trepidazione nel cantare, perché non vorresti dispiacere al musicista; infatti quello che sfugge al profano, viene notato e criticato da un intenditore dell'arte. Orbene, chi oserebbe presentarsi a cantare con arte a Dio, che sa ben giudicare il cantore, che esamina con esattezza ogni cosa e che tutto ascolta così bene? Come potresti mostrare un'abilità così perfetta nel canto, da non offendere in nulla orecchie così perfette? Ecco egli ti dà quasi il tono della melodia da cantare: non andare in cerca della parole, come se tu potessi tradurre in suoni articolati un canto di cui Dio si diletti. Canta nel giubilo. Cantare con arte a Dio consiste proprio in questo: Cantare nel giubilo. Che cosa significa cantare nel giubilo? Comprendere e non saper spiegare a parole ciò che si canta col cuore. Coloro infatti che cantano sia durante la mietitura, sia durante la vendemmia, sia durante qualche lavoro intenso, prima avvertono il piacere, suscitato dalle parole dei canti, ma, in seguito, quando l'emozione cresce, sentono che non possono più esprimerla in parole e allora si sfogano in sola modulazione di note. Questo canto lo chiamiamo "giubilo". Il giubilo è quella melodia, con la quale il cuore effonde quanto non gli riesce di esprimere a parole. E verso chi è più giusto elevare questo canto di giubilo, se non verso l'ineffabile Dio? Infatti è ineffabile colui che tu non puoi esprimere. E se non lo puoi esprimere, e d'altra parte non puoi tacerlo, che cosa ti rimane se non "giubilare"? Allora il cuore si aprirà alla gioia, senza servirsi di parole, e la grandezza straordinaria della gioia non conoscerà i limiti delle sillabe. Cantate a lui con arte nel giubilo».</i> </span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;">(<a href="https://www.augustinus.it/italiano/esposizioni_salmi/esposizione_salmo_042_testo.htm" target="_blank">sant'Agostino, Commento sui Salmi, Salmo 32, Disc. 1, 7-8; CCL 38, 253-254</a>)</span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva;"><span style="font-size: large;"><br /><br />[*] articolo tratto da <a href="http://sanpiox.it" target="_blank">sanpiox.it</a><br /> </span></div><br class="Apple-interchange-newline" />Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-89799107075621536072022-08-11T15:34:00.005+01:002022-08-12T11:42:42.037+01:00Qualsiasi organo (a canne) è "liturgico": basta sia suonato da musicisti competenti!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=_A2FnnEQ9DE" target="_blank"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="408" height="800" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3b/Arezzo_Cathedral_organ_01.jpg" width="408" /></a></div><div style="text-align: center;">[cliccate sulla foto dell'organo rinascimentale del Duomo di Arezzo per ascoltare </div><div style="text-align: center;">"Alleluja e Santo" di p. Giovanni Maria Rossi </div><div style="text-align: center;">suonato sul più o meno coevo organo della chiesa di S. Michele in Bosco a Bologna!]</div><span style="font-size: large;"><br /></span><p></p><div style="font-family: monospace;"><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Gentili lettori,</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">pochi giorni fa nel Duomo di Arezzo è stato inaugurato un nuovo organo a due tastiere a trasmissione elettrica: va ad affiancare l'<b>organo rinascimentale di Luca di Bernardino da Cortona</b> restaurato/ricostruito nel 1990 e oggi presentato al pubblico solo in vista di un eventuale utilizzo concertistico: «[...] un capolavoro, una eccellenza assoluta in Italia. Tuttavia è figlio della sua epoca e non si presta al repertorio successivo, se non facendo delle forzature [...]» (frase citata da <a href="https://www.agensir.it/quotidiano/2022/7/18/diocesi-arezzo-il-6-agosto-sinaugura-il-nuovo-organo-della-cattedrale-per-la-festa-di-san-donato/" target="_blank">agensir.it</a>).</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Posto che anche col temperamento mesotonico ci si può spingere ben oltre il Rinascimento (basta che le composizioni non abbiano troppi accidenti in chiave!) senza bisogno di parlare di «forzature», qualcosa mi fa pensare che, nell'ordinario servizio liturgico nella Cattedrale di Arezzo, verrà preferito il nuovo all'antico...</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">E siccome non credo sia ancora debellato l'ingenuo assunto "organo antico = inadatto per il culto moderno" (assunto in genere formulato da ignoranti e/o incompetenti e/o accidiosi), desidero ricordarvi, a difesa del pacifico uso degli organi antichi anche nella liturgia moderna, le intelligenti riflessioni di <a href="https://www.organieorganisti.it/gli-organi-antichi-nella-liturgia-moderna" target="_blank">Edoardo Bellotti «Organi storici e temperamento nella liturgia attuale»</a>, unitamente alle mie personali considerazioni sul fatto che non è facile dimostrare che esiste un modello di "organo liturgico" (v. <a href="http://www.organoliturgico.org" target="_blank">organoliturgico.org</a>) (del resto, se digitate nei motori di ricerca in rete la definizione «organo liturgico» vedete ben voi cosa ne risulta)...</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Vi ringrazio per la cortese attenzione e vi saluto cordialmente.</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><i><a href="http://www.paolobottini.it" target="_blank">Paolo Bottini</a></i></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Cremona, 11 agosto 2022, giorno liturgico di santa Chiara di Assisi</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"> </span></div></div><br class="Apple-interchange-newline" />Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-3096870491601823332022-07-10T19:11:00.003+01:002022-07-12T09:57:30.929+01:00Per una «seria e vitale formazione liturgica» del popolo di Dio<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://it.zenit.org/wp-content/uploads/sites/2/2017/07/0000-SFO5784-678x533.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="678" height="391" src="https://it.zenit.org/wp-content/uploads/sites/2/2017/07/0000-SFO5784-678x533.jpg" width="497" /></a></div><br /><span style="font-size: large;"><br /></span><p></p><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; font-family: monospace; line-break: after-white-space; word-wrap: break-word;"><div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Gentili lettori,</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">il 29 giugno 2022 Papa Francesco ha promulgato la sua <a href="https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2022/06/29/0501/01027.html" target="_blank">lettera apostolica "Desiderio desideravi"</a> per offrire spunti di riflessione circa la necessità di una «seria e vitale formazione liturgica» del popolo di Dio, affinché esso sia spronato ad attingere costantemente «a quella che da sempre è la fonte prima della spiritualità cristiana»: la Sacra Liturgia.</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Alla base dell'ignoranza dei fedeli verso la Sacra Liturgia, vi è l'incapacità dell'uomo moderno di leggere i simboli: «l’uomo deve diventare nuovamente capace di simboli. [...] Il compito non è facile perché l’uomo moderno è diventato analfabeta, non sa più leggere i simboli, quasi non ne sospetta nemmeno l’esistenza».</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Tra questi simboli sicuramente uno da recuperare e valorizzare con cura, ad esempio, è il "sacro silenzio" [<a href="http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm " target="_blank">cfr. SC 30</a>]: «siamo chiamati a compiere con estrema cura il gesto simbolico del silenzio», dice il Papa.</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Saper cogliere e vivere i simboli liturgici porta a quella tanto raccomandata (quanto, a volte, fraintesa) "piena, consapevole e attiva partecipazione alle celebrazioni liturgiche" [<a href="http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm " target="_blank">cfr. SC 14</a>] che è in grado di introdurre il fedele nella potenziale bellezza dei riti: «La bellezza, come la verità, genera sempre stupore e quando sono riferite al mistero di Dio, porta all’adorazione».</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Già, l'adorazione: perché, ad esempio, sempre meno gente s'inginocchia davanti al miracolo della Transustanziazione nel momento della consacrazione nella Santa Messa?!... Questo è uno dei frutti della vanagloria di certi nostri preti, che si pongono davanti all'assemblea quasi come attori davanti ad un pubblico, mettendo in campo «un esasperato personalismo dello stile celebrativo che, a volte, esprime una mal celata mania di protagonismo».</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Forse a volte avete badato che anche solo il tono di voce del sacerdote nella Messa tradisce una mera distaccata (pure trasandata magari) "recitazione" di testi, quando invece «al presbitero è chiesta una vera ars dicendi»... altrimenti, da parte dei fedeli, si induce disattenzione, noia o addirittura insofferenza[1]; o, per contro, il sacerdote ci mette tutto l'impegno per diventare </span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span><blockquote><span style="font-size: medium;">«il protagonista di un dramma da recitare sull'altare con altri attori, e più drammatici e sensazionali diventano tutti, più sentono che stanno ottenendo buoni risultati. In un simile scenario, il ruolo centrale di Cristo svanisce. Anche se in un primo momento può sembrare bello, presta diventa una gran noia»[2].</span></blockquote></span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><span style="font-size: large;">Questa nuova lettera apostolica di Papa Francesco è un invito molto chiaro - rivolto a tutti, sia consacrati che laici - a mettersi a studiare (e poi applicare!) la 'magna charta' della riforma liturgica ovvero la <a href="http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm " target="_blank">Costituzione "Sacrosanctum Concilium" del Concilio vaticano secondo sulla Sacra Liturgia</a>, il primo documento ufficiale promulgato dai Padri il 4 dicembre 1963: «La conoscenza che viene dallo studio - ricorda il Papa - è solo il primo passo per poter entrare nel mistero celebrato».</span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">E il canto? Quanto vantaggio avrebbe il miglior esito della ancora giovane riforma liturgica se la Chiesa italiana si dotasse di un vero programma di educazione al (bel) canto dei fanciulli <i>in primis</i>... Ma per educare, occorrono educatori... buoni educatori!...</span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">E la musica? Lasciamo perdere...</span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">Grazie per la cortese attenzione.</span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><i><a href="http://www.paolobottini.it" target="_blank"><span style="font-size: large;">Paolo Bottini</span></a></i></div><div><span style="font-size: large;"><br />Cremona, domenica 10 luglio 2022<br /></span><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;">[1] La trasandatezza di certi sacerdoti nel celebrar messa non è certo solo dei nostri tempi: <i>«[...] temo pur troppo che il poco concetto che si ha di un mistero così adorabile venga in gran parte dalla freddezza e dalla poca applicazione di noi altri sacerdoti nel celebrarla, per questo ho giudicato necessario [...] risvegliare in essi un sacro spavento della gran funzione che fanno»</i> (Pietro Vanni, <i>Istruzione sopra il sacrificio della messa [...]</i>, Cappuri, Lucca 1724; citato in: Matteo Al Kalak, <i>Mangiare Dio. Una storia dell'eucaristia</i>, Einaudi, Torino 2021, p. 212)</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;">[2] Card. M. Ranjith, <i>La Sacra Liturgia, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa</i>, in <i>La Sacra Liturgia. Fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa</i>, atti della Conferenza internazionale <i>Sacra Liturgia 2013</i> (Roma, 25-28 giugno 2013), a cura di Alcuin Reid, Cantagalli, Siena 2014, p. 28.</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"> </span></div><span style="font-size: large;"><br /></span></div></div><br class="Apple-interchange-newline" />Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-89947536466537904792022-06-29T10:53:00.004+01:002022-07-10T19:43:16.739+01:00"La Chiesa si riscatta con la musica" (di p. Pellegrino Santucci)<p><span style="font-size: large;"> </span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="383" src="https://www.youtube.com/embed/WB-0SGPE50s" width="460" youtube-src-id="WB-0SGPE50s"></iframe></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p></p><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; font-family: Geneva; line-break: after-white-space; word-wrap: break-word;"><span style="font-size: large;">Il 29 giugno del 1985, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, nella Basilica di S. Pietro in Vaticano, in occasione della messa pontificale presieduta da papa Giovanni Paolo II, venne eseguita la "Krönungs-Messe" (Messa dell'Incoronazione) K. 317 di Wolfgang Amadeus Mozart. Esecutori: Herbert von Karajan alla testa dei Wiener Philharmoniker e del coro Wiener Singverein. <br /><br />Desideriamo ricordare quella "storica" celebrazione, che tante polemiche suscitò negli ambienti progressisti/modernisti contro Giovanni Paolo II (a partire dal periodico «Vita Pastorale», n. 8-9, agosto-settembre 1985) con le parole che scrisse all'epoca <b><a href="https://www.organieorganisti.it/pellegrino-santucci" target="_blank">p. Pellegrino Santucci</a></b>, direttore della Cappella Musicale Arcivescovile di Santa Maria dei Servi in Bologna e personaggio di riferimento nell'ambito della musica sacra in Italia nella seconda metà del secolo XX, nell'articolo <i><a href="https://www.organieorganisti.it/la-chiesa-si-riscatta-con-la-musica-pellegrino-santucci" target="_blank">La Chiesa si riscatta con la musica</a></i>.</span></div><div class="ApplePlainTextBody" dir="auto" style="-webkit-nbsp-mode: space; font-family: Geneva; line-break: after-white-space; word-wrap: break-word;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-53674298554192226922022-05-14T16:09:00.008+01:002022-06-18T15:13:26.930+01:00- «... scusa, ma tu che LAVORO fai?» - «L'ORGANISTA» - «No, intendo cosa fai per guadagnarti da vivere!»<p> </p><div style="text-align: center;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=DUaCQNA1qZ0" target="_blank"><img border="0" data-original-height="1760" data-original-width="1223" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC-x0zuKPdf_uBNfWD4L2fpZdtmGysbjZwUDt3P6NuRI5t90bE-6A8DsnodJjO83FppiV-_wxscbMPLxINwFR6-S8bnoV2eR1Xir-HuhPznQQRW8vkto_990Rfoqlk0bSmIPbG5xbRPgsMQ9_DqHfhW8VvRVgi4mRYM-IMM0aciJr12ww-fGiQYyE7/w445-h640/santa-maria-in-organo-church-verona-italy-organ-angel-photo-by-elena-bugini.jpg" title="Angelo con organo portativo (cupola della chiesa di S. Maria in Organo a Verona; foto di Elena Bugini)" width="445" /></a></div><span style="text-align: center;"><div style="text-align: center;"><span style="font-family: arial; font-size: xx-small;">[Angelo con organo portativo (cupola della chiesa di S. Maria in Organo a Verona; foto di Elena Bugini)]</span></div></span><p></p><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: Geneva;"><b><span style="color: red; font-size: medium;">- «... scusa, ma tu che LAVORO fai?» - «L'ORGANISTA» - «No, intendo cosa fai per guadagnarti da vivere!»</span></b></span><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><br style="font-family: Geneva; font-size: 14px;" /><span style="font-family: Geneva;">Giusto vent'anni or sono il M.° Mario Verdicchio, docente di Organo Principale presso il Conservatorio di Musica di La Spezia, si faceva promotore, assieme a due colleghi del medesimo Istituto, di una "lettera-petizione" a favore della stipula di un Contratto Nazionale di Lavoro per Musicisti di Chiesa, lettera che fu sottoscritta da 449 persone.</span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;">L'antefatto da cui scaturì questa iniziativa era il seguente: nel febbraio del 2002 l'AIOC (Associazione Italiana Organisti di Chiesa) era giunta a Roma al tavolo della tanto sospirata firma del suddetto contratto (era lo scopo per cui il sodalizio nacque nel 1994 a Pistoia), ma nell'imbarazzo generale tutto fu bloccato proprio seduta stante a motivo, sostanzialmente, della debole rappresentatività dell'AIOC presso la CEI: ci consideravano un misero mucchietto di organisti contro una falange di parroci!</span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;">Nel frattempo si sono diffusi nei Conservatori (per gli auspici della CEI stessa risalenti già al 2001!) corsi accademici professionalizzanti di organo ad indirizzo liturgico, con la sempre più evidente impossibilità per i neo-laureati di aspirare a svolgere un incarico professionale regolarmente retribuito presso qualsivoglia ente ecclesiastico (con qualche eccezione, in diverse parrocchie di Milano, ad esempio, o in qualche Cattedrale che sia gestita non direttamente dal Vescovo bensì da una Fabbriceria o da un'Opera)!</span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;">Se la professionalità dei musicisti nel culto divino della Chiesa cattolica non è indispensabile (come pare evidente a tutti, dato che i musicisti professionisti regolarmente assunti a contratto e pagati in Italia non sono la regola ma l'eccezione)... cui prodest?!</span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;">E dunque la massima «Chi serve l'altare, viva dell'altare» (san Paolo) non vale per l'organista?...</span><br style="font-family: Geneva;" /><br style="font-family: Geneva;" /><span style="font-family: Geneva;">Per leggere il testo della lettera-petizione e vedere l'elenco dei sottoscrittori (nonché, eventualmente, commentare su Facebook), cliccare il seguente collegamento internet </span><a href="https://www.organieorganisti.it/il-mestiere-dell-organista-di-chiesa-professionista-lavoro-o-volontariato" style="font-family: Geneva;">https://www.organieorganisti.it/il-mestiere-dell-organista-di-chiesa-professionista-lavoro-o-volontariato</a><span style="font-family: Geneva;"> .</span>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-80758992816392905662022-02-27T18:53:00.010+00:002022-03-11T08:57:51.603+00:00Pretibus frettolosibus<p><span style="font-family: monospace;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEggp_QY4ByB4vAMypodRS-lg2NZq1e4u7Q2RCxCqNeKdFYdIdesOr19lHbIaDGPAZ2vSLaWu-FwDoMDcePwMgzNQK131D_epAJJ3F_aLWynr2fQE0nX3nLFBfTV9qxjQpAd4GauscmvGjoq6GTZmDX65-OoRM1rlQy_D74M8fktY4cPnc7TVe5UWC3A=s281" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="180" data-original-width="281" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEggp_QY4ByB4vAMypodRS-lg2NZq1e4u7Q2RCxCqNeKdFYdIdesOr19lHbIaDGPAZ2vSLaWu-FwDoMDcePwMgzNQK131D_epAJJ3F_aLWynr2fQE0nX3nLFBfTV9qxjQpAd4GauscmvGjoq6GTZmDX65-OoRM1rlQy_D74M8fktY4cPnc7TVe5UWC3A=w400-h256" width="400" /></a></div><br /><span style="font-size: large;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: monospace;"><span style="font-size: large;">Venezia, 28 novembre 1564: i Procuratori della Serenissima ordinano che </span></span></p><p><span style="font-family: monospace;"></span></p><blockquote style="font-size: x-large;"><i>«alcuni delli Canonici, Sottocanonici, né altro Sacerdote sia qual si voglia, non ardiscano interrompere li suoni delli organi mentre si soneranno, ma debbano star quieti et con patientia fino a tanto che li organisti verranno ad haver finito li suoi suoni: et finito che havrà cadauno de' detti organisti li suoi suoni, debbano poi essi preti seguitar li soi ordini, et consuetudini». </i> </blockquote><blockquote><span style="font-size: medium;">[G. Benvenuti, <i>Andrea e Giovanni Gabrieli e la musica strumentale in Italia</i>, in «Istituzioni e Monumenti dell'arte musicale in Italia», vol. I, Ricordi, Milano 1931, p. XLVI; citato in Sandro Dalla Libera, <i>L'arte degli organi a Venezia</i>, Civiltà Veneziana - Studi 13, Fondazione Giorgio Cini, Venezia post 1962, p. 32].</span></blockquote><p><b style="font-family: arial;"><span style="font-size: medium;">Dedicato a tutti quegli organisti che osano dilungarsi all'Offertorio e che, per questo, vengono sopraffatti dal «Pregate, fratelli e sorelle» dei <i>pretibus frettolosibus</i>!!</span></b></p><p><b style="font-family: arial;"><br /></b></p>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-38807963836590386722022-02-22T17:22:00.007+00:002022-02-26T08:20:29.826+00:00«Desidero che venga adeguatamente valorizzato il CANTO GREGORIANO»!<p><span style="font-size: large;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEho3ljAvzCH7HoKP75fGggs5j8Y8QbNlkhi6CuMBVxt5wpX4BnnaGq6J0IG5B2oE2uZ3L2a7qfSi31zuFNsQFlmRDANEKCn674x-T7vLYewgcsfmli_1mS9KAkph_oSUV-XFEgplq8DQ5k9skKey2qxwecfOINj4Kh3_MDgoscjy2Gk0NTFt8KCMMjp=s700" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="491" data-original-width="700" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEho3ljAvzCH7HoKP75fGggs5j8Y8QbNlkhi6CuMBVxt5wpX4BnnaGq6J0IG5B2oE2uZ3L2a7qfSi31zuFNsQFlmRDANEKCn674x-T7vLYewgcsfmli_1mS9KAkph_oSUV-XFEgplq8DQ5k9skKey2qxwecfOINj4Kh3_MDgoscjy2Gk0NTFt8KCMMjp=w400-h280" width="400" /></a></span></div><span style="font-size: large;"><br /></span><p></p><div style="font-family: monospace;"><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Gentili lettori,<br /><br />ecco cosa esortava nel 2007 il <b>papa Benedetto XVI</b> riguardo musica e canto nella liturgia al n. 42 della sua <a href="http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20070222_sacramentum-caritatis_it.html" target="_blank">esortazione apostolica postsinodale <b>"Sacramentum caritatis"</b></a>:<br /><br /><blockquote>- «Nell'<i>ars celebrandi</i> un posto di rilievo viene occupato dal canto liturgico. </blockquote><blockquote>A ragione sant'Agostino in un suo famoso sermone afferma: <i>"L'uomo nuovo sa qual è il cantico nuovo. Il cantare è espressione di gioia e, se pensiamo a ciò con un po' più di attenzione, è espressione di amore"</i>. </blockquote><blockquote>Il Popolo di Dio radunato per la celebrazione canta le lodi di Dio. La Chiesa, nella sua bimillenaria storia, ha creato, e continua a creare, musica e canti che costituiscono un patrimonio di fede e di amore che non deve andare perduto. Davvero, in liturgia non possiamo dire che un canto vale l'altro. </blockquote><blockquote>A tale proposito, occorre evitare la generica improvvisazione o l'introduzione di generi musicali non rispettosi del senso della liturgia. In quanto elemento liturgico, il canto deve integrarsi nella forma propria della celebrazione. Di conseguenza tutto nel testo, nella melodia, nell'esecuzione deve corrispondere al senso del mistero celebrato, alle parti del rito e ai tempi liturgici. </blockquote><blockquote>Infine, pur tenendo conto dei diversi orientamenti e delle differenti tradizioni assai lodevoli, <b>desidero</b>, come è stato chiesto dai Padri sinodali, <b>che venga adeguatamente valorizzato il canto gregoriano</b>, in quanto canto proprio della liturgia romana.»</blockquote><br /><br />Parole sicuramente piene di buon senso... mi chiedo, tuttavia, come si possa tradurre nella pratica quotidiana le citate papali esortazioni:</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /><br />1) «evitare [...] l'introduzione di generi musicali non rispettosi del senso della liturgia»: bisognerebbe che la Santa Sede, quanto meno, promulghi un <b>preciso elenco di quei generi musicali considerati "irrispettosi"</b>[1]!...<br /><br />2) la <i>vexata quæstio</i> del <b>canto gregoriano</b>: posto che oggi, normalmente (forse anche a causa della misteriosa locuzione <i><a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2016/12/ceteris-paribus.html" target="_blank">ceteris paribus</a> </i>in «Sacrosanctum Concilium»), esso è sostanzialmente accantonato - per non dire aborrito -, come conciliare l'eventuale uso, più o meno frequente, di questo venerabile repertorio con la tanto richiesta "partecipazione attiva" [2] dell'assemblea al culto divino, considerato anche che, data la difficoltà esecutiva, è un tipo di canto praticabile unicamente da un gruppo corale "favorito"? </span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Grazie in anticipo per il vostro commento.</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Cordiali saluti</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><i><a href="http://www.paolobottini.it" target="_blank">Paolo Bottini</a></i></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Cremona, il 22 febbraio 2022, XV anniversario di «Sacramentum caritatis»</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;">NOTE:</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;">[1] ad esempio la <a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2020/12/abbasso-il-pop-liturgico.html" target="_blank">"popular music" (ovvero la musica cosiddetta "leggera"), ormai così diffusa nelle nostre parrocchie</a>, sarebbe un genere musicale ammissibile?! </span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;">[2] cfr. <a href="http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm" target="_blank">«Sacrosanctum Concilium» 14</a></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"> </span></div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><br class="Apple-interchange-newline" />Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-85685245094296065412021-11-01T14:48:00.002+00:002021-11-01T14:55:48.071+00:00Preghiera dell'organista liturgico<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=-bOV4GeiOy0" target="_blank" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="233" data-original-width="144" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfmyu_QVXuj7UCV0EFw2WtlP8kIF5ZXswwfu5uzC9bpW4JnJ7bjL3YEi0DeGek5EfqSs9bvYN9cYVpsxu-MRz8mfnI4eh5Yv-h2MoBZcLxKkOz_WXkt80poQDnswiwuITso-5Pk3EuBaM/w247-h400/organista-liturgico-carrara.jpg" width="247" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: large;">Per coloro che sperano di dare un contributo alla liturgia della Chiesa cattolica non semplicemente da musicisti ma anche da credenti, ecco la <a href="https://www.organieorganisti.it/preghiera-dell-organista-liturgico" target="_blank"><b>"Preghiera dell'organista di chiesa"</b> suggerita dal musicologo e organista bergamasco <b>Giosuè Berbenni</b></a>.</span></div><br /><p></p>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-62665050039332762352021-10-08T20:50:00.001+01:002021-10-08T20:50:14.671+01:00Beato il popolo che ti sa acclamare (Sal 89, 16)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://cantiprocessionalidellamessa.files.wordpress.com/2018/01/s-gregorio-magno-21-e1516201849755.jpg?w=900" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="687" data-original-width="800" height="344" src="https://cantiprocessionalidellamessa.files.wordpress.com/2018/01/s-gregorio-magno-21-e1516201849755.jpg?w=900" width="400" /></a></div><br /><p><br /></p><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Una parola ai cori delle chiese.</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br />Questi giorni i cori si ricompattano, dopo i riposi estivi e le strettezze del Covid. Qualche coro potrebbe avere la sorpresa di un respingimento. Già dei Vescovi e dei Parroci hanno allontanato dei cori.</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br />La verità è che, dopo oltre mezzo secolo da quel Concilio che aveva messo al primo posto il canto dell'Assemblea, lo scopo non si è raggiunto: si è riusciti a silenziare la musica di altissima arte, ma non a far cantare la gente. Andiamo allo scontro? Non serve. <br /><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Del resto si va in chiesa per pregare. Sì, è vero che il canto raddoppia la preghiera; ma se uno prega. I coristi non si offendano se osservo che il cantore guarda più alla partitura e al direttore, che a Nostro Signore. <br /><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Torniamo agli inizi, ai tempi delle Catacombe. I Cristiani si riunivano per pregare; avevano pochi canti; e semplici, brevi. Tutti li cantavano. Con la libertà sono venuti gli esperti e i solisti. E hanno rubato il canto all'Assemblea. Ma ora: coristi di tutto il mondo, spargetevi per i banchi!</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br />Sostenete il canto dei bambini, degli anziani, fino a che tutta la Chiesa non sia piena della loro e della vostra voce. Per uno, per dieci anni proclamate un digiuno corale! Poi tornerete ai vostri posti e tutti insieme proclameremo la gloria di Dio. <br /><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;">Questo non è un insulto all'arte: la musica di Bach non sarebbe grande senza i semplici corali di Lutero.</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><b><i><a href="https://www.organieorganisti.it/armando-pierucci" target="_blank">p. Armando PIERUCCI</a></i></b></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: Geneva; font-size: 14px;"><b><br /></b></div>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-49164626142697114422021-09-26T20:43:00.004+01:002021-09-26T20:48:56.220+01:00A lezione per cantare (meglio) la propria fede!<p><span style="font-family: monospace;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: monospace;"><a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTSU_XCWphp1Gxe8fF3DyfEGksuiY6Zah0gFQ&usqp=CAU" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="213" data-original-width="237" height="213" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTSU_XCWphp1Gxe8fF3DyfEGksuiY6Zah0gFQ&usqp=CAU" width="237" /></a></span></div><span style="font-family: monospace;"><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></span><p></p><p><span style="font-family: monospace;"><span style="font-size: large;">Gentili lettori,</span></span></p><div style="font-family: monospace;"><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">spesso qualcuno si lamenta che le nostre assemblee liturgiche faticano a cantare se non stimolate da una voce-guida...</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Inutile nascondersi dietro la triste pratica del <a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2017/08/il-karaoke-liturgico.html" target="_blank">karaoke liturgico</a>: i fedeli non cantano semplicemente perché i cattolici italiani praticanti (sempre meno!) [*] non sono stati educati a cantare la propria fede per colpa dei parroci inadempienti verso quanto raccomandato da <a href="http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm" target="_blank">Sacrosanctum Concilium 14</a>!</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br />Bisogna fare educazione liturgico-musicale seria, a partire naturalmente dai fanciulli!<br /><br />Altro che microfono!<br /><br />Nel frattempo, dato che non è obbligatorio fare i canti del Proprio, perché non incominciare col cantare bene l'Ordinario, scegliendone uno diverso per ogni tempo liturgico, magari secondo le sempre valide proposte del <a href="https://media.musicasacra.com/pdf/kyriale.pdf" target="_blank">Kyriale</a>?!</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Cordialmente vostro</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><i><a href="https://www.organieorganisti.it/utenti/paolo-bottini" target="_blank">Paolo Bottini</a></i></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">Cremona, domenica 26 settembre 2021</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">______</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: large;">[*] cfr. <i><a href="https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/quel-che-resta-dei-cattolici/" target="_blank">Quel che resta dei cattolici</a></i> di Marco Marzano</span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div></div><br class="Apple-interchange-newline" />Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-49163518622105875812021-02-20T19:33:00.008+00:002023-11-27T16:04:46.683+00:00SOMNIARE SOMNIUM: «ad ogni chiesa il suo maestro di cappella» (vent'anni dopo il "sogno" di don Antonio Parisi)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7P61r-WrQgJb0u5MzAi6KkszOlr2do5BJnhU7-6ZbodSr45m4zFb7kg4C-0_fu7_krEnX-g3FJ2xvyHQbD3ifSjJ0cmvKjW6yfVQB222bDQRvLzv9k9dKkcXOZrVTtraFktZ_h5z3kNU/s960/don-antonio-parisi-organista-maestro-cappella-bari-musica-sacra.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="960" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7P61r-WrQgJb0u5MzAi6KkszOlr2do5BJnhU7-6ZbodSr45m4zFb7kg4C-0_fu7_krEnX-g3FJ2xvyHQbD3ifSjJ0cmvKjW6yfVQB222bDQRvLzv9k9dKkcXOZrVTtraFktZ_h5z3kNU/w400-h225/don-antonio-parisi-organista-maestro-cappella-bari-musica-sacra.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace; font-size: 14px;"><br /></span><p></p><p style="text-align: center;"><span style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace;"><b><span style="color: red; font-size: x-large;">SOMNIARE SOMNIUM: </span></b></span></p><p style="text-align: center;"><b style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace;"><span style="color: red; font-size: x-large;">«ad ogni chiesa il suo maestro di cappella» </span></b></p><div><div id="AppleMailSignature"><div id="AppleMailSignature"><div style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace; text-align: center;"><b style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;"><span style="color: red; font-size: x-large;">(vent'anni dopo il "sogno" di don Antonio Parisi)</span></b></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><br /></span></div><span style="font-family: monospace;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">di <a href="https://www.organieorganisti.it/utenti/paolo-bottini" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;" target="_blank">Paolo Bottini</a></span></div></span></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace;"><span><br /><br /><br /><span style="font-size: large;">Nell'aprile 1993 il convegno "L'organo italiano oggi e domani", promosso dalla Fondazione Accademia di Musica Italiana per Organo di Pistoia, pose le basi per una rinnovata consapevolezza corporativa degli organisti di chiesa.<br /><br />Nello stesso periodo la Conferenza Episcopale Italiana istituiva Roma il <a href="https://www.organieorganisti.it/coperlim" target="_blank">"Corso di perfezionamento liturgico-musicale" (Co.per.li.m.)</a> riservato a tutti coloro che, già impegnati nel servizio musicale a qualsiasi titolo presso una chiesa, volessero approfondire la preparazione in materia liturgica in rapporto alla musica cultuale.<br /><br />Nel frattempo nell'ottobre del 1996 (durante il IV Convegno Nazionale degli incaricati diocesani per la musica sacra tenutosi ad Ariccia) venivano poste le basi per la costituzione di un <a href="http://win.organieorganisti.it/repertorio_naz_canti_liturg.htm" target="_blank">Repertorio Nazionale di Canti per la Liturgia</a>, promulgato infine nel primi mesi dell'anno 2000.<br /><br />Inoltre nel 2001, con atto sommamente lungimirante, la Commissione Episcopale per la Liturgia della CEI si premurava di stimolare i Conservatori affinché attivassero <a href="http://win.organieorganisti.it/CEI_curricula_organo.htm" target="_blank">nuovi curricula di "Organo per la liturgia" e di "Direzione di coro per la liturgia"</a>... purtroppo senza pensare a necessarie parallele intese con gli Ordinari Diocesani affinché i nuovi laureati in queste discipline potessero avere agevolazioni ai fini della stipula di contratti di lavoro con le chiese locali...<br /><br />Una serie di iniziative coronate, giusto ormai un ventennio fa, dal pio <b>sogno di don Antonio PARISI [*]</b>, all'epoca consulente musicale dell'Ufficio Liturgico Nazionale della CEI, <b>di poter vedere all'opera, adeguatamente retribuiti</b> (o quanto meno riconosciuti da appositi albi diocesani) [2], <b>organisti e maestri di cappella</b> in ogni dove. Ecco quanto affermava il sacerdote barese:<br /><br /></span></span><blockquote><span style="font-size: large;">- «Sogno una schiera di maestri di cappella, organisti e vari strumentisti che si preparano o presso i Conservatori di musica nel ramo della musica per la liturgia, o presso le scuole diocesane e istituti di musica sacra, acquisendo professionalità e seria preparazione, in modo da essere inseriti in un elenco diocesano secondo una graduatoria motivata. Sogno che vengano nominati maestri di cappella, organisti, direttori di coro presso le varie cattedrali, santuari, parrocchie, con un accordo economico dignitoso» (cliccare il seguente collegamento per leggere il contributo completo di <a href="https://www.organieorganisti.it/ogni-chiesa-il-suo-maestro-di-cappella" target="_blank">don Antonio Parisi «Ad ogni chiesa il suo maestro di cappella»</a>).</span></blockquote><span style="font-size: large;"><br /><br />Nel frattempo l'<a href="https://www.organieorganisti.it/associazione-italiana-organisti-di-chiesa" target="_blank">Associazione Italiana Organisti di Chiesa</a>, costituitasi a Pistoia nel 1994, riusciva trionfalmente, nel febbraio del 2002, a sedere al tavolo della firma del tanto sospirato <a href="https://www.organieorganisti.it/accordo-collettivo-nazionale" target="_blank">Contratto Nazionale di Lavoro per Musicisti di Chiesa</a>... salvo venire stroncata in quel preciso istante da una 'longa manus' che ne determinò fatalmente il lento ma inesorabile declino nel 2011.<br /><br />Ebbene, chi ha seguito da vicino, in tutti questi anni, il dibattito sulla musica sacra (o meglio musica "liturgica" come si usa dire in questi tempi) in Italia, ha ben chiaro che a fronte di un pur sostanzioso e serio "pensatoio", non è corrisposto, da parte della Conferenza Episcopale Italiana, un piano organizzativo nazionale inerente il fondamentale (quanto invece disatteso) aspetto della necessaria formazione liturgica del popolo dei fedeli, come vivamente raccomandato dai padri conciliari nel chiedere che i «pastori d'anime curino con zelo e con pazienza la formazione liturgica, come pure la partecipazione attiva dei fedeli, sia interna che esterna, secondo la loro età, condizione, genere di vita e cultura religiosa», [3] ove la «formazione liturgica» avrebbe dovuto comprendere una indispensabile catechesi in musica, ovvero una educazione al "ben" cantare (cfr. S. Agostino) [4] durante la preparazione dei fanciulli ai sacramenti.<br /><br />Per attuare un tale piano, bisognerebbe ovviamente pagare schiere di musicisti professionisti o quanto meno individuare i criteri per stabilire quali siano i requisiti necessari ai suonatori domenicali d'ogni ordine e grado per essere atti a ricoprire il ruolo ecclesiale di "formatori" liturgico-musicali parrocchiali... aggratis!<br /><br />Insomma: se oggi un giovane appassionato organista volesse veramente conseguire la laurea triennale in "Organo per la Liturgia", sappia che dovrà cercare col lanternino un parroco che accetti di stipulare un contratto di lavoro a fronte delle prestazioni di organista liturgico!<br /><br />Un <a href="https://www.organieorganisti.it/messa-senza-rock" target="_blank">arguto sunto delle problematiche inerenti al canto per la liturgia appariva sulle colonne del quotidiano «la Repubblica» il 16 giugno 2011 a firma di Michele Smargiassi</a>.<br /><br />Il mio sunto, a vent'anni dal "somnium" di don Parisi, è il seguente: non vi sarà mai generalizzato decoro liturgico-musicale in Italia senza il coinvolgimento di musicisti professionisti debitamente formati al servizio liturgico <b>[5]</b> ed onestamente remunerati, ma nemmeno senza una seppur minima formazione dei fedeli adulti, ma innanzitutto dei fanciulli, al canto liturgico. Ecco dunque le due azioni imprescindibili che dovrebbero stimolare i vescovi nella stanza dei bottoni alla CEI!</span></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace;"><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none;"><span style="font-size: large;">Ma in fin dei conti, non è vero che la messa - checché se ne dica <b>[6]</b> - è valida anche senza canto né musica?! Perché dunque fare tanti sforzi per dei semplici accessori del culto percepiti come meramente esornativi?!...</span></div><span style="font-size: large;"><br class="Apple-interchange-newline" style="font-family: -webkit-standard;" /><br /><br />__________________</span></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace;"><span><br /><span style="font-size: medium;"><b>[1]</b> Nato a Noicàttaro (BA) nel 1947, sacerdote dal 1971, diplomato in Organo nel 1976 presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, docente di Teoria e Solfeggio dal 1976 nel medesimo Conservatorio, dal 2009 in pensione. Parroco per oltre 20 anni. Membro di "Universa Laus" internazionale (gruppo di studio formato dai maggiori musicisti europei che affrontano varie tematiche di musica liturgica). Membro della Consulta dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana). Prolifico e noto compositore di canti liturgici.<br /><b>[2]</b> come l'<a href="http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=40142&id_sessione=164&pwd_sessione=DEIJPQyzACQSOQyzwxBDvvll" target="_blank">albo degli organisti costituito presso la diocesi di Massa Carrara - Pontremoli</a><br /><b>[3]</b> <a href="http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm" target="_blank">Sacrosanctum Concilium 19</a><br /><b>[4]</b> «Ognuno chiede in qual modo cantare a Dio. Canta a Lui, ma canta bene. Egli non vuole che le sue orecchie siano offese. Canta bene, fratello» (S. Agostino, Esposizioni sui salmi, Commento secondo al salmo 32, paragrafo 8; cfr. in questo blog cliccando <a href="http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2013/12/santagostino-cantare-bene-a-Dio.html" target="_blank">QUI</a>).<br /><b>[5]</b> per approfondire il <b>ruolo professionale e ministeriale dell'organista di chiesa</b>, invito cordialmente a leggere i contributi di <a href="http://www.organieorganisti.it/de-gregorio-organista-chiesa" target="_blank">Monsignor Vincenzo De Gregorio</a>, di <a href="https://www.organieorganisti.it/guida-organista-liturgico" target="_blank">don Franco Gomiero</a> e di <a href="https://www.organieorganisti.it/organista-animatore-coro-assemblea" target="_blank">Giacomo Mezzalira</a>, ma anche dello stesso <a href="https://www.organieorganisti.it/il-perfetto-organista-liturgico" target="_blank">don Antonio Parisi</a> nonché di <a href="https://www.organieorganisti.it/relazione-bottini-convegno-organo-liturgia-vicenza-14-3-2011" target="_blank">Paolo Bottini</a></span></span></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace;"><span style="font-size: medium;"><b>[6]</b> «[...] il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia <b>solenne</b>» (<a href="http://win.organieorganisti.it/sacrosanctum_concilium.htm" target="_blank">Sacrosanctum Concilium 112</a>)... il che significherebbe che nelle liturgie "meno solenni", il canto può essere ritenuto - appunto - non necessario?! Leggendo pure Sacrosanctum Concilium 113, parrebbe proprio di sì!</span><span style="font-size: large;"><br /></span> <br /></div><div id="AppleMailSignature" style="-webkit-text-decorations-in-effect: none; font-family: monospace; font-size: 14px;"><br /></div></div></div><br class="Apple-interchange-newline" />Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6446516249195790874.post-32924584467353123362021-02-14T19:04:00.005+00:002021-02-14T19:40:32.192+00:00«Suspendimus organa nostra»: per uno "sciopero" organistico quaresimale<div id="AppleMailSignature" style="font-size: 14px;"><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><div id="AppleMailSignature"><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=wbbRkzd3xRw/" target="_blank"><img border="0" data-original-height="399" data-original-width="512" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHg6ALHACHAK-4bJxeVa2m8Dn639S9FPwojn4vIIgyDlBtfpiPA2BkA5xjGSpmBKHeSKj59g_37xVB8dPNn4w21hBI9q3-hCkVjnTiM83j-SQ6ofukbVj5DQI7svdVLq50-Ml5OSJEm7E/w400-h311/suspendimus-organa-nostra.jpg" title="Paris, BnF, latin 11560, f. 36r (XIII sec.)" width="400" /></a></div><br /><div id="AppleMailSignature"><br /></div></div><div id="AppleMailSignature" style="text-align: center;"><span style="font-family: trebuchet;">«Super flumina Babylonis illic sedimus et flevimus, cum recordaremur Sion. </span></div><div id="AppleMailSignature" style="text-align: center;"><span style="font-family: trebuchet;">In salicibus in medio ejus <b>suspendimus organa nostra</b>» [*]</span></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><br /><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">Gentili lettori,</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">dato che «Il suono, da solo, di questi stessi strumenti musicali [l'organo o altro strumento legittimamente permesso, cfr. n. 65] non è consentito in Avvento, in Quaresima, durante il Triduo sacro, nelle messe e negli uffici dei defunti [<a href="https://www.organieorganisti.it/musicam-sacram" target="_blank">Musicam Sacram 66</a>], perché non pensare di <b>lasciare completamente digiune d'organi le nostre chiese nel tempo di Quaresima</b>?!</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">Un periodo in cui sacerdoti e fedeli possano finalmente sentire la mancanza del suono dell'organo... e, chissà, anche la mancanza dell'organista...</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">Certo, questo sarà possibile ove l'organo abbia normalmente il ruolo predominante che gli spetterebbe, perché se già di norma lo spazio per l'organo a messa è ridotto al lumicino...</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">E chissà che a Pasqua, al vostro rientro, vi sentiate dire: «Bentornato, ci siete mancati tanto, tu e il nostro organo!».</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">A meno che sia lì pronto in agguato il lesto approfittatore, ben lieto di soffiarvi il posto che credevate possedere di diritto scrivendo nel vostro curriculum «<a href="https://liturgiaetmusica.blogspot.com/2015/02/la-figura-dell-organista-titolare.html" target="_blank">organista titolare</a>»... quando invece quella presunta "titolarità" non era altro che il frutto di un mero accordo verbale col parroco di turno...</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">Ed ecco che al vostro rientro, vi stupirete amaramente trovare la consolle già occupata da quel suonatore (più o meno degno di essere appellato tale) che voi non potete vedere nemmeno da lontano... sì, quel leccapreti bigotto ha convinto il parroco che voi pensate solo all'esibizione e non a "far pregare" i fedeli... aahhh, «cortigiani, vil razza dannata»!</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">Buona Quaresima!</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><i><a href="http://www.magistercremonensis.it" target="_blank">Paolo Bottini</a></i></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">Cremona, il 14 febbraio 2021</div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;">[*] Salmo 136, <a href="https://la.wikisource.org/wiki/Vulgata_Clementina/Liber_Psalmorum" target="_blank">versione vulgata anteconciliare</a></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"><br /></div><div id="AppleMailSignature" style="font-family: monospace;"></div></div><br class="Apple-interchange-newline" /><div><br /></div>Magister Cremonensishttp://www.blogger.com/profile/00250003932569152282noreply@blogger.com2