Liturgia & Musica

Questo spazio nasce dalla mia esperienza di moderatore della mail circolare "Liturgia&Musica", avviata nel dic. 2005 per conto della “Associazione Italiana Organisti di Chiesa” (di cui fui segretario dal 1998 al 2011) al fine di tener vivo il dibattito intorno alla Liturgia «culmine e fonte della vita cristiana» e al canto sacro che di essa è «parte necessaria ed integrante» unitamente alla musica strumentale, con particolare riferimento alla primaria importanza dell'organo.

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domenica 25 maggio 2014

Cari vescovi, date ufficialmente autorevolezza ai musicisti di chiesa!

Pisa, 23 maggio 2014

Caro Paolo Bottini,

ecco le mie riflessioni su quanto potuto ascoltare a Salerno il 7-8 maggio scorso durante il VI Convegno Nazionale di Musica per la Liturgia promosso dall'Ufficio Liturgico Nazionale della CEI.

A questo punto giunti, a cinquant'anni dalla riforma liturgica, mi sembra impossibile, se non con una forza di volontà e prova di carattere espressa dai nostri vescovi, poter rimediare in modo soddisfacente la situazione liturgico-musicale in cui versa la Chiesa italiana oggi.

Dico questo perché, come ho potuto riferire in un intervento al convegno stesso, se la spinta di cambiamento, di miglioramento, di senso di responsabilità non proviene proprio da coloro che dovrebbero essere le sentinelle dell'attuazione della nuova liturgia così come desiderata dai padri conciliari, nulla sarà possibile e tutti gli sforzi fatti anche da competenti professionisti del settore, continueranno ad essere vani, come lo sono stati in tutti questi decenni.

La parola d'ordine espressa da don Vincenzo De Gregorio, al completamento dei lavori, è stata: includere e non escludere.

Questa frase, che mi ha molto colpito, fa molto riflettere sulla sua bontà in sè e per sè, su come la Chiesa abbia a cuore il suo gregge, fino all'ultima pecorella, ma non la ritengo efficace per iniziare a risolvere i molteplici problemi che noi tutti conosciamo all'interno della nostra vita ecclesiastica.

Per poter condurre un gregge serve un buon pastore e sopratutto delle pecorelle docili, ma in questo momento vedo pochi buoni pastori e benchè meno, docili pecorelle.

Se non riusciamo ad entrare in questa ottica, ripeto che qualsiasi sforzo sarà vano e continueremo a lagnarci sul latte versato, senza preoccuparsi del perchè questo latte viene gettato così.

Se ai vescovi sta veramente a cuore la liturgia così come è stata "disegnata" dai Padri Conciliari, si facciano promotori di iniziative tali da mettere in condizione chi già lavora nell'ambito liturgico-musicale di acquisire autorevolezza e, a loro volta, infondere a chi opera con buona volontà, ma con scarsa preparazione, la giuste nozioni e competenze.

Infine, mi piacerebbe vedere i musicisti di chiesa che vivono dell'Altare, così come faccio io da ormai trentasei anni, perché poter consumare il pane quotiano recitando "...dacci oggi il pane quotiano..." sia una delle cose più belle che ti possono capitare nella vita.

RICCARDO DONATI

organista e maestro di cappella del Duomo di Pisa