Liturgia & Musica

Questo spazio nasce dalla mia esperienza di moderatore della mail circolare "Liturgia&Musica", avviata nel dic. 2005 per conto della “Associazione Italiana Organisti di Chiesa” (di cui fui segretario dal 1998 al 2011) al fine di tener vivo il dibattito intorno alla Liturgia «culmine e fonte della vita cristiana» e al canto sacro che di essa è «parte necessaria ed integrante» unitamente alla musica strumentale, con particolare riferimento alla primaria importanza dell'organo.

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venerdì 12 luglio 2019

L'organista, il coro e il suo direttore: invisibili attori liturgici


Condivido con fermezza quanto segue, estendendolo anche al ruolo dell'organista liturgico (che non dovrebbe mai stare alla vista dell'assemblea... purtroppo oggi non accade più solamente a causa delle consolles elettriche, perché anche certi nuovi organi meccanici - pure di mole considerevole! - vengono collocati a pavimento nel presbiterio o addirittura nella navata della chiesa!):

«Durante la liturgia il coro, e con lui la musica, deve sparire dall'attenzione perché l'assemblea orante non si è riunita per godere uno spettacolo gratificante. L'assemblea è stata convocata dalla Parola per ben altro: ascoltare la Parola e celebrare Cristo nell'adorazione del Padre e nel soffio dello Spirito.» (Giacomo BAROFFIO, Re-tractationes, Chorabooks, Hong Kong 2018, p. 76)

2 commenti:

  1. Nel senso che deve servire l'assemblea con umiltà. È ovvio che il povero disgraziato che nelle normali parrocchie deve suonare l'organo elettrofono, condurre un gruppetto di volenterosi animatori e qualche volta andare pure all'ambone per leggere, deve essere ben visibile dalla assemblea.

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    1. ... se Lei fa questo, sta abusando di potere liturgico! :-D Infatti "Sacrosanctum Concilium" 28 raccomanda «Nelle celebrazioni liturgiche ciascuno, ministro o semplice fedele, svolgendo il proprio ufficio si limiti a compiere tutto e soltanto ciò che, secondo la natura del rito e le norme liturgiche, è di sua competenza».

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