don Luigi Garbini celebra messa in S. Marco a Milano in occasione di una delle iniziative del "Laboratorio di musica contemporanea al servizio della liturgia" a cura di Artache.it
CONCERTI NELLE CHIESE:
EVANGELIZZARE CON LA MUSICA
di don Luigi Garbini
Non è difficile prendere atto che le nostre chiese sono spesso teatro di eventi musicali, per il clima scenografico di cui sono di per sé dotate, o a volte semplicemente in funzione di supplenza di uno spazio adeguato a quel tipo di musica; in entrambi i casi la musica e il canto abitano spazi che normalmente sono deputati alla preghiera personale e collettiva dei membri della comunità cristiana. Occorre pertanto tematizzare il fenomeno dei concerti nelle chiese affinché esso non sia lasciato all'arbitrarietà, ma divenga un fatto pastorale.
1. Nella stesura del progetto pastorale di una comunità cristiana dovremmo poter trovare un certo equilibrio negli ambiti che riguardano l'evangelizzazione e quindi non dovremo dimenticare di offrire i nostri obiettivi. Ora, insieme all'amministrazione dei sacramenti, l'esercizio della carità e la catechesi, dovremmo prevedere anche momenti meno facilmente identificabili, ma ugualmente utili per offrire dei percorsi di evangelizzazione attraverso l'estetico che dà vita al mondo del sacro.
2. Per far questo occorre innanzitutto non considerare i concerti nelle chiese un fatto estraneo alla vita della comunità cristiana, oppure al massimo una questione di apertura/chiusura della chiesa. Meglio sarebbe chiedere all'ente o all'istituzione pubblica che organizza l'evento il coinvolgimento della comunità nella programmazione; questo non per sovrapporsi alla direzione artistica, ma per vivere quel momento dentro il luogo della preghiera con la coscienza di poter usufruire di un'occasione spirituale. A questo livello il Servizio per la Pastorale Liturgica potrà svolgere la sua funzione di supporto e consiglio nella programmazione di un evento musicale equilibrato e pertinente.
3. Una comunità cristiana vivace dovrebbe però essere essa stessa soggetto produttore di eventi musicali che si inseriscano nei tempi dell'anno liturgico e nei diversi momenti della vita che la riguardano (anniversari, momenti di preghiera straordinaria, festa del Patrono, preghiera per l'unità dei cristiani). Prendiamo ad esempio due casi diffusi.
3.1 I concerti d'organo. Se si dispone di un buono strumento sembrano per sé i più semplici, ma in realtà sono i più difficili perché possono trasformarsi in teatro per addetti ai lavori dove la preoccupazione filologica e stilistica non è sufficiente a rendere fruibile il momento musicale. Gran parte della letteratura organistica nasce da un'intenzione liturgica e mutua da questo background la propria ispirazione. Questo però oggi non è più così riconoscibile perché manca l'evidenza del riferimento e pertanto occorre richiamarlo. Dovremmo dunque porci questa domanda: cosa vogliamo comunicare con un concerto d'organo? Quale musica per questo tempo? Dichiariamo le nostre intenzioni e preoccupiamoci che siano manifeste.
3.2 I concerti di Natale. Un buon numero di comunità cristiane (oltre che enti e associazioni) prevede un concerto di Natale nel loro calendario e, anche se in questo caso il motivo è molto più chiaro del caso precedente, non sempre il prodotto è buono e funzionale al momento che si vuole celebrare. Ci dovremmo chiedere che tipo di sottolineatura ha bisogno oggi il mistero del Natale nell'economia dell'anno liturgico, e quali strumenti utilizzare per veicolare il messaggio. Forse potremmo cedere anche in questo caso ad uno squilibrio di peso, a discapito della centralità della Pasqua di Cristo, cuore e punto gravitazionale della vita intera della Chiesa.
4. Propositivamente, una forma che si impone come alternativa ai concerti nelle chiese e si precisa con evidenza come una scelta pastorale di evangelizzazione attraverso l'estetico è certamente l'Elevazione spirituale. I tentativi fatti hanno mostrato anche felici soluzioni che però devono ancora lasciare alle spalle, un certo dilettantismo che genera una giustapposizione dei registri espressivi a discapito di una complessiva coerenza interna. L'Elevazione spirituale, per mostrare la sua efficacia, deve essere una felice unione di chiarezza e pertinenza spirituale con la massima professionalità possibile, attraverso un equilibrio tra la musica, la poesia e le arti visive. Il Servizio per la Pastorale Liturgica è disponibile a offrire contributi che orientino la scelta e la programmazione di queste elevazioni. Dal momento poi che lo spazio è forma e materia della musica occorrerebbe innanzitutto lavorare per costruire o rinvenire gli spazi ideali per ciascun evento musicale, al fine di offrire dei percorsi che prevedano una corrispondenza tra musica e architettura.
don Luigi Garbini
(Servizio per la Pastorale Liturgica dell'arcidiocesi di Milano)
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A don Luigi Garbini risponde don Stefano Varnavà:
Concordo con tutto ciò che è stato scritto (con linguaggio preciso anche se non così accessibile ai profani a una prima lettura) da don Luigi Garbini (servizio per la Pastorale Liturgica) col titolo "Concerti nelle Chiese: evangelizzare con la Musica".
A) Ribadisco quanto è stato raccomandato dai Vescovi: "In occasione delle feste al Santo Patrono illustrate ai parrocchiani la sua vita, le sue opere, i suoi scritti.". Concordo con don Luigi che eseguire un semplice concerto (quasi sempre generico) per solennizzare la festa patronale sia un po' poco, o talvolta fuorviante. E' perlomeno un'occasione di evangelizzazione perduta. A questo proposito mi permetto di segnalare i numerosi Recital (REfuso di CITAzioni Letterarie e canti sulla vita specifica del Santo) che da anni eseguiamo con i due gruppi "GLI INTERPRETI" e "LE VOCI" nelle parrocchie (in salone o in chiesa) in occasione di tali festeggiamenti.
Ecco i titoli:
Sorella Chiara - Francesco d'Assisi - Come avrà fatto Don Bosco? - I fioretti di Sant'Antonio - I fatti di San Rocco - San Martino di Tours - San Vincenzo de' Paoli - Luisa de Marillac - Madre Francesca Rubatto - Angela Merici - Madre Clelia Merloni - Suor Elisabetta Redaelli - Da due cuori una famiglia - Don Luigi Guanella - Caterina da Siena - Ipotesi su Marco - Sant'Antonio del deserto - Sant'Alessandro Martire - Missionaria del Volto Santo (Suor Pierina de Micheli). Agostino: un continuo andare - Francesco e il Sultano - Sr. Maria Teresa Scherer (Nostalgia di lei) Sr. Ulrica Nisch (La suora che parlava al suo Angelo Custode) - Don Carlo Salerio e Carla Orsenigo - Sì alla Chiesa (Sr. Eufrasia Jaconis).
B) Oltre alle occasioni delle feste patronali ci può essere il caso che una associazione o il Comune stesso chieda in altri periodi l'uso della chiesa per un concerto strumentale o un concerto d'organo. In questo caso sarà opportuno tener presente quanto ha affermato Mons. Maggiolini: niente rock in chiesa, ma nemmeno musica classica o corale anche se vagamente "religiosa". Lo aveva sentenziato, sollevando parecchi malumori, Alessandro Maggiolini, vescovo di Como e Sondrio… Cosa diceva la Nota pastorale di Maggiolini? Ribadiva che il concerto "è un rito sociale da fruire come nobile espressione umana, imperniato sull'esecuzione di una o più composizioni musicali", la chiesa invece "è un edificio in cui la comunità cristiana si raduna per ascoltare la parola di Dio…". Per questo motivo venivano "proibiti programmi musicali non consoni alla santità del luogo". "Perché la mia testardaggine nel diniego o, almeno nel non entusiasmo? Perché talvolta - commentava il vescovo Maggiolini - in barba a tutte le norme e a tutti i permessi, si eseguono in chiesa pezzi profani di melodrammi, canzoni di montagna o canzonette che starebbero meglio nelle feste di partito o durante cene sociali".
Giusto anche quanto scrive don Luigi al punto 2. :
2. Per far questo occorre innanzitutto non considerare i concerti nelle chiese un fatto estraneo alla vita della comunità cristiana, oppure al massimo una questione di apertura/chiusura della chiesa. Meglio sarebbe chiedere all'ente o all'istituzione pubblica che organizza l'evento il coinvolgimento della comunità nella programmazione; questo non per sovrapporsi alla direzione artistica, ma per vivere quel momento dentro il luogo della preghiera con la coscienza di poter usufruire di un'occasione spirituale. A questo livello il Servizio per la Pastorale Liturgica potrà svolgere la sua funzione di supporto e consiglio nella programmazione di un evento musicale equilibrato e pertinente.
È opportuno quindi, nel caso non ci sia nella parrocchia un gruppo di animatori musicali capaci di mettere in evidenza - nella presentazione di brani musicali - l'aspetto spirituale e dottrinale del Concerto, rivolgersi al Servizio per la pastorale Liturgica.
Al punto 3.2 don Luigi scrive "Ci dovremmo chiedere che tipo di sottolineatura ha bisogno oggi il mistero del Natale nell'economia dell'anno liturgico, e quali strumenti utilizzare per veicolare il messaggio. Forse potremmo cedere anche in questo caso ad uno squilibrio di peso, a discapito della centralità della Pasqua di Cristo, cuore e punto gravitazionale della vita intera della Chiesa." Tutto giusto, basta che non si passi all'eccesso opposto. In questo Natale, in un importante teatro di Milano (Il "Piccolo") si dava "Il Mistero della Croce": dategli almeno il tempo di nascere a questo povero Gesù! Oppure, come succede in tantissimi parrocchie, nel tempo precedente alla Pasqua si tengono conferenze e concerti su tutti gli argomenti soprattutto di carattere sociale, ma non si ricordano mai alla gente i giorni dell'incomprensione, delle umiliazioni e della passione di Gesù, preludio incontrovertibile alla Sua Resurrezione.
C) Sempre per dare una formazione e un messaggio spirituale ai fedeli non ci sono solo i concerti, d'orchestra e d'organo, ma anche le audizioni. Si tratta cioè di far ascoltare attraverso una registrazione ben fatta (CD o musicassetta) dei brani o delle composizioni religiose, presentate e fatte seguire con un testo ben evidenziato.
Esistono tantissime produzioni che, se ascoltate in silenzio e raccoglimento, portano un messaggio cristiano molto forte. Ad esempio la Passione di San Matteo di Bach, quella di San Marco di Perosi, lo Stabat Mater di Rossini, il Messia di Haendel, il Magnificat di Durante etc.
N.B. - Tutte opere di cui ho allestito un libretto in italiano per poterrne seguire l'ascolto.
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Don Luigi GARBINI, ordinato sacerdote a Milano nel 1994 dal cardinale Carlo Maria Martini, ha fondato il Lmcsl, un laboratorio di musica contemporanea al servizio della liturgia che dal 1999 ha catalizzato l'attenzione del gotha del mondo della composizione, da Petrassi a Donadoni a Francesconi. La casa discografica "Stradivarius" ha prodotto un disco del LmcsL nel 2000, al quale ne sono seguiti altri. Responsabile delle attività musicali della curia milanese, don Luigi Garbini è coordinatore della rassegna La Musica dei Cieli. Voci e musiche nelle religioni (che nell'edizione del dicembre 2004 ha ospitato artisti come l'israeliana Noa e Giovanni Lindo Ferretti) e direttore artistico del ciclo di eventi multimediali curata dalla diocesi ambrosiana Pause (cui ha partecipato il compositore tedesco Karlheinz Stockhausen). Nel marzo 2004 don Luigi Garbini avrebbe voluto invitare Adriano Sofri a leggere La ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde nel Duomo di Milano. La notizia suscitò molte polemiche e venne riportata dai principali quotidiani. È autore dei seguenti libri: Al buio si ascolta meglio. La musica nelle orecchie degli scrittori; Breve storia della musica sacra. Dal canto sinagogale a Stockhausen; Una musica tutta per sé (La musica sacra non esiste).