Liturgia & Musica

Questo spazio nasce dalla mia esperienza di moderatore della mail circolare "Liturgia&Musica", avviata nel dic. 2005 per conto della “Associazione Italiana Organisti di Chiesa” (di cui fui segretario dal 1998 al 2011) al fine di tener vivo il dibattito intorno alla Liturgia «culmine e fonte della vita cristiana» e al canto sacro che di essa è «parte necessaria ed integrante» unitamente alla musica strumentale, con particolare riferimento alla primaria importanza dell'organo.

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domenica 18 ottobre 2020

Le parti cantate della nuova edizione italiana del Messale Romano: speriamo siano cantate (bene) dai nostri sacerdoti!

Gentili lettori,


immagino saprete tutti che fra poco entrerà finalmente in vigore la nuova edizione italiana del Messale Romano.

La grande novità è che le partiture musicali non saranno più in appendice e/o come allegato asportabile, bensì 'infra', all'interno delle pagine del Messale e, quanto pare, in abbondanza e ispirate in particolar modo al canto gregoriano.

Vi è però un "però": posto che cantare non è obbligatorio, chi inciterà i nostri sacerdoti (e i seminaristi che sacerdoti diventeranno) a cantare, non solo, ma a cantare bene?!...

In proposito sant'Agostino ha scritto: «Ognuno chiede in qual modo cantare a Dio. Canta a Lui, ma canta bene. Egli non vuole che le sue orecchie siano offese. Canta bene, fratello» [S. Agostino, Esposizioni sui salmi, Commento secondo al salmo 32, paragrafo 8].

Ulteriori informazioni, con qualche exemplum di partitura, in questo articolo di presentazione apparso il 17 settembre 2020 su Avvenire.

Grazie per la cortese attenzione e buona lettura a voi.

Paolo Bottini

Cremona, il 18 ottobre 2020

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