È inutile istituire commissioni, scrivere documenti, promuovere iniziative a livello nazionale o addirittura universale se poi non ci sono musicisti in grado di recepire, portare avanti e sviluppare eventuali direttive. Si punti piuttosto ad avere una folta schiera di professionisti che propongano nuove soluzioni, nuove composizioni, sarà poi la storia a selezionare quelle più riuscite.
Infine, mi si consenta, si tengano il più possibile fuori i preti da queste questioni. Pensino piuttosto a cantare la messa, cosa che non fa più quasi nessuno, e lascino ai laici quei compiti che possono assolvere e per i quali magari hanno sacrificato una vita di studio». [Federico Michielan su connessiallopera.it]