Venezia, 28 novembre 1564: i Procuratori della Serenissima ordinano che
«alcuni delli Canonici, Sottocanonici, né altro Sacerdote sia qual si voglia, non ardiscano interrompere li suoni delli organi mentre si soneranno, ma debbano star quieti et con patientia fino a tanto che li organisti verranno ad haver finito li suoi suoni: et finito che havrà cadauno de' detti organisti li suoi suoni, debbano poi essi preti seguitar li soi ordini, et consuetudini».
[G. Benvenuti, Andrea e Giovanni Gabrieli e la musica strumentale in Italia, in «Istituzioni e Monumenti dell'arte musicale in Italia», vol. I, Ricordi, Milano 1931, p. XLVI; citato in Sandro Dalla Libera, L'arte degli organi a Venezia, Civiltà Veneziana - Studi 13, Fondazione Giorgio Cini, Venezia post 1962, p. 32].
Dedicato a tutti quegli organisti che osano dilungarsi all'Offertorio e che, per questo, vengono sopraffatti dal «Pregate, fratelli e sorelle» dei pretibus frettolosibus!!