Liturgia & Musica

Questo spazio nasce dalla mia esperienza di moderatore della mail circolare "Liturgia&Musica", avviata nel dic. 2005 per conto della “Associazione Italiana Organisti di Chiesa” (di cui fui segretario dal 1998 al 2011) al fine di tener vivo il dibattito intorno alla Liturgia «culmine e fonte della vita cristiana» e al canto sacro che di essa è «parte necessaria ed integrante» unitamente alla musica strumentale, con particolare riferimento alla primaria importanza dell'organo.

______________

mercoledì 31 gennaio 2024

Disavventure di un organista liturgico



Egregio M.° Bottini,


lo dico con una certa amarezza: in questo momento non svolgo servizio liturgico in qualità di organista!


Ci sono diverse circostanze che hanno determinato questa situazione. 


La mia "carriera" di organista liturgico è consistita in un peregrinare tra diverse parrocchie seguendo i parroci più o meno interessati a un servizio liturgico basato su sobrietà e decoro (pochi canti di popolo, musica d'organo alla mia portata). 


Gli ultimi anni li ho trascorsi in una piccola parrocchia suonando alla messa delle 7.00 (sic!) con serenità, senza polemiche parrocchiali o "corsi di formazione serali" da parte di "commissioni liturgiche", direttori vanitosi, organisti (sè-dicenti) gelosi e una lista infinita di richieste inutili. Purtroppo sullo scorcio del 2019 è mancato il parroco di questa realtà passando sotto il controllo di una unità pastorale. 


Sono andato avanti a suonare sino alla pandemia, al termine delle prime fasi della quale mi è stato chiesto di riprendere, ma per motivi personali ho dovuto a malincuore declinare. A quel punto sono stato sostituito da altre persone e nessuno mi ha mai chiesto nulla.


Ad oggi si sono accavallati impegni familiari sempre più gravosi, un lavoro molto intenso e sinceramente non ho tanta voglia di stabilire dei contatti con realtà sempre più edulcorate dove l'impressione è sempre che mi facciano suonare per favore... vedremo col tempo. 


Suono ogni tanto quando vado in vacanza in una ridente località marittima, ove antichi legami con il parroco mi permettono di essere sempre il benvenuto.


Mi spiace molto perché ho sostenuto molti restauri, promosso concerti, scritto di organi, senza però nessuna riconoscenza e con poca fortuna per gli organi stessi, sempre messi da parte per cori, elettronici, chitarre, giovani tutti dilettanti allo sbaraglio... al contrario mai per organisti professionisti (che magari mi sarebbe piaciuto stare in chiesa ad ascoltare, da semplice fedele, senza mettere le mani sulla tastiera...).

La ringrazio per aver accolto questo mio amaro sfogo.


Cordiali saluti


Paolo Crescenzio

(ex organista liturgico nella diocesi di Trevi)