Egregio signor Bottini,
in tutte le parrocchie che conosco quasi nessuno suona su un organo a trasmissione meccanica.
Anche parroci amanti della buona musica sacra scelgono la console elettrica.
E il perché è semplice.
Spesso l'organista è l'unico animatore della liturgia (non ci sono cori, direttori, cantori, animatori ecc.).
E quindi l'organista deve essere ben visibile dall'assemblea (deve guidarla con semplici cenni del capo).
E l'organista deve vedere bene sia l'assemblea che il presbiterio.
Gli organi a trasmissione meccanica non rendono agevoli queste operazioni
(spesso si ricorre a specchietti retrovisori tipo camion).
Se proprio si dovesse usare un organo a trasmissione meccanica credo che dovrebbe essere progettato appositamente in modo da rendere facile il contatto visivo fra organista e assemblea.
Cordiali saluti.
Obtrectator organi mechanici
Gentilissimo signor Obtrectator organi mechanici,
scusi se mi permetto: io non ho mai avuto problemi a suonare su un organo
a trasmissione meccanica semplicemente perché fin da bambino ero
affascinato dalla macchina-organo della mia chiesa e dunque, quando sono stato in grado di suonare alla messa, subito mi sono abituato al servizio liturgico con questo strumento perché lo preferivo fortemente (benché avessi la possibilità di optare per un'arcaica tastiera elettronica GEM posizionabile comodamente tra presbiterio e navata!); poi crescendo ho studiato e mi sono pure diplomato in
organo e quindi per me è diventato sempre più agevole e gradevole suonare
questo strumento per accompagnare l'assemblea liturgica!
La prego quindi di credermi che la consolle elettrica è inutile per un
Organista con la "O" maiuscola: modestia a parte, infatti, credo di essere
diventato - dopo più di venti anni di pratica liturgico-musicale -
piuttosto bravo ad accompagnare il canto liturgico!
Io gli attacchi dei canti per l'assemblea non li do con il cenno del capo,
ma con il cenno della introduzione organistica (preludio) fatta in un
certo modo e Le assicuro che l'assemblea - abituatasi ad ascoltare con
attenzione cosa 'combina' l'organista - inizia a cantare a tempo e senza
bisogno di nessun "chironomo" al microfono!!
Il fatto che nella Sua zona non vi siano organi a trasmissione
meccanica, e che Lei non sia in grado di accompagnare il canto liturgico
stando ad un organo meccanico, a mio parere non deve essere motivo di
netta convinzione da parte Sua che l'organo con la consolle elettrica sia
liturgicamente preferibile: è anzi un cattivissimo equivoco in cui cadono
spesso non solo gli organisti dilettanti, ma anche i parroci (ignoranti)
«amanti della buona musica sacra»!
Allora Lei capisce che "liturgico" non è quell'organo la cui consolle è
elettrica o il cui corpo sonoro è posto accanto l'altare con l'esecutore
ben in vista per i fedeli; al contrario è "liturgico" quell'organo il cui
suonatore sa padroneggiare talmente bene il proprio strumento da inserirlo
in maniera simbiotica nel culto che va a servire... una bravo organista sa
rendere liturgico qualsiasi strumento a tastiera, anche fosse un
pianoforte (acustico o elettrico), un 'organo' elettronico, una pianola
"Bontempi" degli anni Settanta, un armonium, una celesta, le Onde
Martenot...!!
La trasmissione elettrica dal tasto al ventilabro non è nata - come
erroneamente molti credono - per facilitare il compito "liturgico"
dell'organista, bensì per il puro gusto di una conquista d'avanguardia
tecnica: infatti dopo alcuni decenni la trasmissione elettrica è andata
quasi in disuso e in percentuale oggi sono molti di più gli organi nuovi
costruiti utilizzando la trasmissione meccanica.
Nonostante ciò, gentilissimo signor Obtrectator organi mechanici, Le auguro sempre buona musica.
Paolo Bottini
p.s.:
sul mio "Lingiardi" del 1865 c'è lo specchietto retrovisore puntato
sull'altare (come si può vedere pure dalla curiosa fotografia nella pagina: è comodissimo e non mi sembra un motivo valido per costruire una consolle elettrica vicino all'altare!
a cura di Paolo Bottini
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«Ognuno chiede in qual modo cantare a Dio. Canta a Lui, ma canta bene. Egli non vuole che le sue orecchie siano offese. Canta bene, fratello.» (S. Agostino, Esposizioni sui salmi, Commento secondo al salmo 32, paragrafo 8)
Liturgia & Musica
Questo spazio nasce dalla mia esperienza di moderatore della mail circolare "Liturgia&Musica", avviata nel dic. 2005 per conto della “Associazione Italiana Organisti di Chiesa” (di cui fui segretario dal 1998 al 2011) al fine di tener vivo il dibattito intorno alla Liturgia «culmine e fonte della vita cristiana» e al canto sacro che di essa è «parte necessaria ed integrante» unitamente alla musica strumentale, con particolare riferimento alla primaria importanza dell'organo.
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