Egregio Maestro Bottini,
facendo seguito alla Sua cortese del 18 aprile 2014 [v. qui in calce], in effetti non posso non condividere le considerazioni dell'Organista di 45 anni or sono (era Giancarlo Parodi, giusto?!) nonché le di Lei proposte per un'ipotesi di lavoro contenute nella precedente e-mail.
Tuttavia, penso anche che, alla luce dei mutamenti civili, politici, sociali ed ecclesiali intervenuti in questo lungo lasso di tempo, sia impresa quanto meno ardua, se non impossibile, pensare ad un'ipotesi di contratto per organisti liturgici (oltretuttto i fondi - che, prevalentemente, provengono dall'Otto Per Mille alla Chiesa cattolica - continuano a diminuire di anno in anno ed i vescovi, parroci e consigli amm.vi delle parrocchie son sempre meno interessati alla musica liturgica ed organistica in particolare).
Per quanto riguarda, invece, la manutenzione, restauro, conservazione degli strumenti musicali, stante sia l'ignoranza come il relativo disinteresse da parte dei rr. parroci per il problema, l'unica opzione possibile potrebbe esser costituir ASSOCIAZIONI CULTURALI AUTONOME (fatte da LAICI!) che abbiano come scopo la tutela di questi strumenti nelle singole realtà, che operino anche nella ricerca di fondi, in maniera indipendente dalle autorità dei parroci.
Favorire un movimento di laici e musicisti colti ed illuminati che porti la gestione della musica fuori dalle grinfie dei preti e che collabori con essi per quanto riguarda almeno le principali funzioni dell'anno liturgico, ma su di un piano di parità e non di sudditanza come finora capitato (e purtroppo capita).
Impresa difficile, senza dubbio, ma dipende a mio avviso anche dalla consistenza numerica (oltreché culturale) di chi ha veramente a cuore lo sviluppo delle attività di promozione musicale (e quindi culturali ed umane) nelle realtà piccole e grandi del nostro Paese.
Grazie per la Sua cortese attenzione.
Cordialità
Vittorio Pace
organista nella Diocesi di Noli
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Da: organieorganisti.it
Data: 18-apr-2014 20.02
A: <Vittorio Pace>
Ogg: [notizie_organistiche] Al cortese lettore
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NOTIZIE ORGANISTICHE
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Gentili lettori tutti e cari organisti,
a continuazione della mia precedente ("Futuro prossimo della musica sacra italiana"), eccovi in calce altre PROPOSTE CONCRETE (questa volta non farina del mio sacco!) utili a sanare l'attuale stato della MUSICA organistica nel CULTO della Chiesa cattolica in Italia.
Son certo che, non solo, le condividerete, ma anche, giunti in fondo, vi stupirete pensando che sono state pronunciate da un illustre organista italiano durante un convegno organistico nazionale... 45 ANNI FA!
E forse digrignerete i denti considerando che nel frattempo i progressi non sono stati certo considerevoli...
Con la presente mi rivolgo in particolare a tutti gli organisti italiani: fate vostre queste istanze e portiamole tutti assieme il 7-8 maggio al convegno nazionale di musica liturgica promosso dalla CEI a Salerno!
Grato per il vostro solidale riscontro - o per qualsiasi osservazione - approfitto per augurare buona Pasqua.
Paolo Bottini
Cremona, Venerdì Santo 2014, 18 aprile
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PROPOSTE CONCRETE PER SANARE L'ATTUALE STATO DELLA SITUAZIONE ORGANISTICA ITALIANA.
a cura di Organista Quidam [*]
- Qualificare meglio lo studio dell'organo nei Conservatori, curando maggiormente l'improvvisazione, la composizione e la preparazione agli impegni di chiesa [in quanto] a volte capita di incontrare organisti [...] che sanno tutto sulla liturgia, ma quando mettono le mani sulla tastiera, dimostrano rilevanti incertezze.
- Il diploma conseguito in Conservatorio (o equipollente) sia riconosciuto da tutti i responsabili di parrocchie, basiliche, santuari, cattedrali, come titolo assolutamente preferenziale e l'Autorità competente controlli realmente l'applicazione di questa disposizione. [...]
- Si giunga, studiandone efficacemente i modi e i tempi, alla promulgazione di un accordo per i contratti professionali degli organisti che ne tuteli la dignità e ne garantisca la libertà e la stabilità in servizio e le provvidenze sindacali. Quanti parroci, con il pretesto d trattarci da liberi professionisti, intenzionalmente trascurano l'obbligo di assicurarci con la Previdenza sociale? I lavoratori dello spettacolo possiedono un libretto concesso dall'E.N.P.A.L.S. sul quale il datore di lavoro deve applicare una marca assicurativa ad ogni servizio effettivamente prestato. Credo che ciò possa essere preteso anche da noi, come già la Sacra Congregazione dei Riti nella « Instructio de musica sacra » (3 settembre 1958) ha prescritto con gli art. 101, 102 e 103.
- Non sia ammesso all'ufficio di organista di chiesa chi non abbia ottenuto l'abilitazione specifica concessa dall'Autorità Ecclesiastica competente [...]. Si scelgano idonee Commissioni giudicatrici che sappiano valutare le reali capacità e attitudini necessarie per un decoroso servizio liturgico. Si formi, con urgenza, una Commissione di studio per la scelta dei programmi d'esame [...]: all'uopo si promuova pure un'indagine fra tutti i Docenti di Conservatorio, Istituti musicali e Organisti diplomati con l'invio di una scheda opportunamente compilata [...].
- Si compili una Carta dell'Organista come statuto morale per l'esercizio di una così nobile professione.
- [Si istituisca] un « Albo degli Organisti » valido e vincolante a tutti gli effetti nei confronti dell'Autorità ecclesiastica ad ogni livello (diocesi, parrocchia, santuario, istituto ecc.) e come primo passo verso il riconoscimento civile dell'iniziativa.
Sono conscio delle difficoltà che incontreremo per far valere queste proposte, ma sono certo che, se ci terremo uniti per mezzo di frequenti e cordiali contatti anche sul piano personale, riusciremo ad ottenere qualche benevolo ed efficace miglioramento.
[*] per conoscere la sua vera identità, domandare esplicitamente scrivendo a organieorganisti.it
a cura di Paolo Bottini
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«Ognuno chiede in qual modo cantare a Dio. Canta a Lui, ma canta bene. Egli non vuole che le sue orecchie siano offese. Canta bene, fratello.» (S. Agostino, Esposizioni sui salmi, Commento secondo al salmo 32, paragrafo 8)
Liturgia & Musica
Questo spazio nasce dalla mia esperienza di moderatore della mail circolare "Liturgia&Musica", avviata nel dic. 2005 per conto della “Associazione Italiana Organisti di Chiesa” (di cui fui segretario dal 1998 al 2011) al fine di tener vivo il dibattito intorno alla Liturgia «culmine e fonte della vita cristiana» e al canto sacro che di essa è «parte necessaria ed integrante» unitamente alla musica strumentale, con particolare riferimento alla primaria importanza dell'organo.
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lunedì 30 giugno 2014
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