Liturgia & Musica

Questo spazio nasce dalla mia esperienza di moderatore della mail circolare "Liturgia&Musica", avviata nel dic. 2005 per conto della “Associazione Italiana Organisti di Chiesa” (di cui fui segretario dal 1998 al 2011) al fine di tener vivo il dibattito intorno alla Liturgia «culmine e fonte della vita cristiana» e al canto sacro che di essa è «parte necessaria ed integrante» unitamente alla musica strumentale, con particolare riferimento alla primaria importanza dell'organo.

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sabato 31 agosto 2024

Concorso per posto di organista titolare della Cattedrale (stipendio garantito: zero!) ...





... ma come, pretendete che il candidato sia in possesso di titolo di studio accademico e avete la faccia tosta di chiedergli che dovrà lavorare aggratis?!

:-/

Per la serie https://www.organieorganisti.it/remunerazione-organista-liturgico-musicista-chiesa ...



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Prot. N. 20/2024/DN

«Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti» (Sacrosanctum Concilium, 120).

Considerato che la Cattedrale di Altamura e le Concattedrali di Gravina in Puglia e di Acquaviva delle Fonti sono dotate di monumentali organi a canne di grande interesse storico e artistico, con una amplissima gamma e ricchezza di registri, recentemente oggetto di ingenti e accurati interventi di restauro, è nostro dovere vigilare che tali strumenti vengano usati da persone fornite di adeguata preparazione in campo musicale e liturgico.

Pertanto, accogliendo il suggerimento da parte del Direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, con il presente provvedimento promulgo le

Norme
per l’incarico di Organista della Cattedrale di Altamura
e delle Concattedrali di Gravina in Puglia e di Acquaviva delle Fonti.


1. È costituito presso la Cattedrale di Altamura [d’ora in poi Cattedrale] e le Concattedrali di Gravina in Puglia e di Acquaviva delle Fonti [d’ora in poi Concattedrale/i] l’Albo degli Organisti della Cattedrale o della Concattedrale, pubblicato sulle rispettive bacheche, nonché sul sito web della Diocesi.

2. Potranno essere iscritti all’Albo coloro che sono in possesso del diploma in organo, conseguito presso un Conservatorio o almeno presso una Scuola Diocesana di Organo.

3. I Candidati dovranno presentare all’Ente proprietario della rispettiva Cattedrale o Concattedrale [*] domanda scritta di iscrizione all’Albo, corredata di:
a) copia del titolo di cui al n. 2 delle presenti Norme;
b) attestazione scritta da parte del Parroco/Rettore della chiesa dove svolgono abitualmente il servizio di organista [§];
c) documentazione attestante altri eventuali titoli ed esperienze in ambito liturgico;
d) Curriculum vitae.

4. L’accettazione della domanda è subordinata all’approvazione del Legale rappresen- tante dell’Ente proprietario di cui al n. 3 delle presenti Norme, sentito il parere del Parroco/Rettore della Cattedrale o Concattedrale e del Responsabile per la Sezione Musica Sacra dell’Ufficio Liturgico diocesano. Questi, presa visione della documentazione, potranno richiedere l’espletamento di una prova attitudinale, che preveda una parte pratica e un colloquio.

5. L’iscrizione all’Albo permetterà ad ogni Organista di poter prestare il proprio servizio nella Cattedrale o Concattedrale, utilizzando all’occorrenza l’organo ivi presente.
In ogni caso, il Vescovo diocesano provvederà a nominare uno o più “Organisti titolari” della Cattedrale o Concattedrale.

6. La titolarità dell’Organista si intende valida per un triennio, rinnovabile per altri trienni. Potrà essere revocata in qualunque momento, previa comunicazione scritta all’interessato, riportando le motivazioni della decisione stessa.

7. L’essere Organista (anche titolare) non comporta di per sé alcun rapporto di dipendenza o di lavoro, ma si tratta di un mero titolo onorifico, e, d’altra parte, le prestazioni rese si intende che siano a titolo gratuito.

8. Gli Organisti possono richiedere in qualunque momento la rimozione dall’Albo di tutti o alcuni dei loro dati.

Le presenti Norme entrano in vigore a partire dalla data odierna. 

Dato in Altamura, dalla Sede Vescovile, il 10 giugno 2024

Il Cancelliere Vescovile
Sac. Vincenzo Panaro

+ Giuseppe Russo Vescovo

[*] Per Altamura e Gravina in Puglia, il Capitolo Cattedrale o Concattedrale; per Acquaviva delle Fonti, la Diocesi. 

[§] Qualora il Candidato risultasse privo di adeguata formazione liturgico-musicale, si chiede che possa provvedere a colmare tale lacuna, partecipando a corsi appositamente destinati.


- tratto da https://www.diocesidialtamura.it/2024/08/27/norme-per-lincarico-di-organista-la-nota-di-mons-russo/


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Gentile Vescovo Mons. Giuseppe Russo,

Le scrivo con tutta l'umiltà possibile per esprimere la mia più profonda delusione provocata dalla lettura del bando in oggetto, recentemente pubblicato sul blog della Diocesi di Altamura.

Sono un organista che ha seguito un lungo e faticoso percorso di studi per arrivare a fregiarmi di questo titolo. Studi che hanno avuto un costo non indifferente negli anni, a livello di libri, lezioni, masterclass e, soprattutto, tempo. Tempo investito per raggiungere il massimo livello e distinguermi dal diettantismo che purtroppo imperversa nelle chiese italiane sottraendo "lavoro" e possibilità di crescita e affermazione personale a chi ha portato a compimento gli studi canonici. Tempo che mi ha impedito, inoltre, di apprendere e svolgere altre mansioni per guadagnarmi da vivere. 

Sappiamo bene che la sempre più scarsa preparazione culturale degli aspiranti sacerdoti del culto cattolico fa sì che non si sappia più distinguere un organista "bravo" da un incapace, e che questi ultimi spesso e volentieri vengono allegramente accolti nelle chiese per animare la liturgia, solo perché si prestano gratuitamente.

Sappiamo altrettanto bene che fuori dall'Italia la chiesa cattolica, anche se segna il passo rispetto a quella protestante in tema di musica liturgica, tiene in maggiore considerazione il mestiere di organista.

Mi chiedo, allora, perché si continui a sottovalutarlo qui da noi, dove la Musica Sacra ha le sue radici più profonde. Perché si continui a perpetrare questa umiliazione nei confronti di chi chiede solamente un giusto compenso al suo lavoro. Perché si ignori un aspetto culturale che potrebbe risollevare le sorti della Chiesa stessa, facendo leva sulla grande forza di volontà e l'insospettabile potenzialità di molti giovani musicisti disposti a dedicare il loro tempo prezioso all'arricchimento della liturgia. 

Sono convinto che Lei non manderebbe via l'organista a fine messa senza dargli almeno una "regalia", una "mancia". Ma non è questo il giusto tributo che serve a mantenere in vita un essere umano che voglia metter su una famiglia, come Voi ci insegnate. Cosa significa, allora, la frase "Date a Cesare quel che è di Cesare"? Non vale anche per la Chiesa? Dare il giusto tributo, allo Stato così come a chi svolge una professione. E la nostra è una professione, caro Vescovo. Così ci hanno insegnato i nostri padri. E qualcuno dovrà pur riconoscerla prima o poi, non Le pare? 

Altrimenti, se proprio non volete riconoscere quella dell'organista liturgico come una vera professione, Le suggerisco di reintrodurre lo studio della Musica, della teoria, del canto gregoriano, dell'organo in tutti i seminari. Solo in quel caso potrete esigere, dai Vostri accoliti istruiti in tal senso, che svolgano il ministero senza nulla pretendere.

Spero di non averLa offesa in alcun modo, e La saluto cordialmente con la speranza di poter aprire un dialogo costruttivo.