L'organo "F.lli Lingiardi" (1865) della chiesa parrocchiale arcipretale dello Spirito Santo presso Cremona |
Gentili lettori,
il 4 dicembre 1963 veniva promulgata la costituzione "Sacrosanctum Concilium" sulla liturgia, primo documento ad essere elaborato dai Padri riuniti nel secondo concilio ecumenico vaticano.
Vorrei porre l'accento non tanto sul noto (e sicuramente citatissimo) assunto principale dell'articolo 120 dedicato all'organo a canne [*], bensì sulla seconda parte «[...] Altri strumenti, poi, si possono ammettere nel culto divino, a giudizio e con il consenso della competente autorità ecclesiastica territoriale, a norma degli articoli 22-2, 37 e 40, purché siano adatti all'uso sacro o vi si possano adattare, convengano alla dignità del tempio e favoriscano veramente l'edificazione dei fedeli».
Anche l'istruzione vaticana "Musicam Sacram" del 1967 al n. 65 dichiara «Nelle Messe [...] si può usare l'organo, o altro strumento legittimamente permesso»...
Qui sta il vero busillis: vi sono oggi strumenti musicali ritenuti d'uso "pagano" o addirittura immorale - come denunciavano gli antichi Padri della Chiesa - da ritenersi banditi dal culto divino cattolico?
A me risulta che fino ad oggi nessun Ordinario diocesano (in Italia) abbia mai ufficialmente permesso - ma neppure vietato - l'uso di qualsivoglia strumento musicale!
Sarei grato a chiunque possa smentirmi scrivendo un commento!
Buon Avvento a tutti!
Paolo Bottini
www.paolobottini.it
Cremona, il 4 dicembre 2024
[*] Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti.
Nessun commento:
Posta un commento