[Paolo Bottini all'organo positivo di scuola napoletana nella basilica di S. Maria di Campagna in Piacenza]
Qualcuno, tempo fa, esprimeva voti affinché [cito, aggiungendo tra parentesi quadre le mie glosse riguardanti l'hic et nunc!]:
1) gli organisti siano educati allo spirito liturgico, fonte d'ispirazione della loro missione artistica [ove presenti, percorsi di formazione liturgica per organisti sono semplicemente una proposta, nessun obbligo!];2) nessuno venga ammesso ad esercitare l'ufficio di Organista nelle chiese senza formale autorizzazione delle Autorità Ecclesiastiche [purtroppo, siccome «ogni parroco è papa» - v. http://liturgiaetmusica.blogspot.com/2017/10/anarchia-liturgico-musicale.html -, a nessun prevosto passa per il cervello di rilasciare formale autorizzazione allo strimpellatore domenicale di turno, tanta manna se qualche vescovo ha sottoscritto più o meno formale atto di nomina dell'organista della sua Cattedrale!];3) per la nomina di Organista o di Maestro si segua costantemente la norma e il risultato dei concorsi [nemmeno l'organista "titolare" della basilica di S. Pietro in Vaticano è stato nominato per concorso! Addirittura, ove si facciano bandi, si offre un posto di lavoro... gratuito (come presso la diocesi di Altamura nel 2024)] ;4) anche in Italia sorga la Federazione degli Organisti Italiani, aggregata all'Associazione Italiana Santa Cecilia [risulta invece essere incorporato nell'AISC un mero "segretariato organisti"; tra il 1994 e il 2011 esisteva la "Associazione Italiana Organisti di Chiesa", sodalizio uscito dagli auspici di alcuni convegni organistici promossi dall'Accademia di Musica Italiana per Organo di Pistoia]5) i Comuni d'Italia, rievocando e rinnovando l'espressione di antiche provvidenze dei padri, restaurino nel bilancio annuale una equa dotazione per la Cappella musicale, focolare di cultura oggi come già un tempo, decoro d'arte ed espressione di fede [!]
Se oggi fosse finalmente convocata una nuova Adunanza Organistica nazionale - come la prima (di una serie) che si tenne nell'estate del 1930 a Trento, dai cui atti ho tratto i sopracitati auspici (v. «Bollettino Ceciliano - organo mensile dell'Associazione Italiana di Santa Cecilia», anno XXV, n. 9-10. set.-ott. 1930, p. 162) - forse si potrebbe presentare al tavolo della presidenza della Conferenza Episcopale Italiana la messa in opera (dopo quasi un secolo) di così sagge intenzioni!
Grazie per la cortese attenzione.
Cremona, il 17 gennaio 2025
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