almeno per nome immagino conoscerete il mio illustre concittadino Federico CAUDANA, dal 1907 al 1963 organista titolare e maestro di cappella della Cattedrale di Cremona e fin dal 1924 autore di spicco presso l’editore Carrara di Bergamo.
Musicista di formazione tardo-ottocentesca (studiò e si diplomò al Conservatorio di Milano), ha contribuito, con il suo stile generosamente melodico (ben lontano da certo «letargico» cecilianesimo) alla valorizzazione del canto popolare, grazie anche agli stimoli costanti ricevuti da Vittorio Carrara, musico-editore che ha fatto la storia della musica sacra in Italia.
Il suo esperimento meglio riuscito fu certamente la messa Laus tibi Christe, pubblicata dalle Edizioni Carrara di Bergamo nel 1939, la cui scorrevole e intuitiva cantabilità facilitò ampia diffusione (venne per questo battezzata "Caudanina"), tanto che ancora oggi a livello popolare è la musica per cui Federico Caudana è ricordato in Italia e nel mondo. Su questa messa apparve subito la seguente recensione ne «L’Osservatore Romano»:
«Lavoro di fattura semplice e quanto mai appropriato al fine preposto. La pratica corale consente al M.° Caudana un esperto trattamento del canto, all’intento di ottenere i migliori risultati, evitando ogni difficoltà di esecuzione alla massa degli esecutori. La melodia, sillabica e diatonica, ha il suo motivo generatore nell’accentuazione della parola, ed è disegnata in modo che la chiarezza del testo sia sempre evidente e non risulti difficile la declamazione. Un accompagnamento sobrio sostiene il canto senza appesantirlo; accompagnamento facile, ma pure curato con molta attenzione. Questa nuova Messa, scritta per il popolo e destinata alla grande massa del popolo, se da un lato dà prova dell’abilità, in materia di canto popolare, dell’illustre Maestro, da un altro mostra, ancora una volta, come le Edizioni Musicali Carrara mirino al più nobile dei risultati: quello della rieducazione popolare per mezzo dell’arte».
Cliccando il seguente collegamento potrete ascoltare la versione integrale della Messa "Caudanina", eseguita utilizzando l'accompagnamento organistico originale così come pubblicato dalle Edizioni Carrara nel 1939.
Far cantare la gente a messa: quasi un quarto di secolo prima della Sacrosanctum Concilium e con risultati che erano ben più soddisfacenti rispetto a quel poco che invece si riesce a fare oggi dopo quasi mezzo secolo dalla riforma liturgica del Vaticano Secondo: infatti sembra che nel frattempo le nostre assemblee liturgiche si siano impigrite e abbiano via via perso il senso di una vera piena e consapevole attiva partecipazione all’Eucaristia domenicale (una involuzione, dunque, rispetto a quanto invocato dal Concilio!), vissuta sempre più precetto da assolvere che come inappagabile emozione da rivivere ogni sette giorni!
Cordiali saluti ed auguri di buona musica a tutti.
Paolo Bottini