nel marasma dei canti liturgici oggi in auge in Italia (il Repertorio nazionale proposto dalla CEI credo sia preso minimamente in considerazione dalle parrocchie, in genere restie pure ad adottare eventuali repertori diocesani!), io credo che la carta vincente che contribuirebbe a far rinascere un po' di comune entusiasmo e maggiore attenzione alla pertinenza liturgica del canto nei sacri riti, sarebbe quella di tornare a mettere in musica le antifone della messa, così come sono attualmente proposte nel Messale )!
Si tratterebbe di poter disporre di brevissimi motti musicali a mo' di ritornello che qualsiasi assemblea potrebbe far propri di domenica in domenica, senza bisogno di preparazione in quanto, data la facilità e brevità, si apprenderebbero subito, alternandoli al canto di versetti salmici a cura di un solista o di un coretto.
Perché meglio è cantare la Parola di Dio, meno la parola dell'uomo!
Tuttavia conditio sine qua non: avere a disposizione almeno un discreto cantore ogni domenica (anche se mancasse qualsiasi strumento musicale) che garantisca l'alternanza solista-assemblea!
Una proposta su questa linea, certo molto più raffinata di quanto abbia appena descritto, è stata fatta ormai otto anni fa da Fulvio Rampi, si tratta di:
Nova et vetera. Forme tropate per i Canti di Ingresso e di Comunione, Libreria Editrice Vaticana, Roma 2004, pp. 216.
E recentemente (ancora dalla mia Cremona, vera fucina liturgico-musicale!) ecco una nuovissima raccolta di canti per la liturgia direttamente tolti dai testi del Messale Romano elaborati da don Natale Bellani e musicati da Franco Berettini.
Bisogna tornare ogni domenica a cantare la Parola di Dio, tornando alla semplicità, così come negli anni a cavallo del Concilio era già stato pensato in Italia ad esempio da un don Piero Damilano e in Francia da un Joseph Gelineau [§]: percorsi che si sono alquanto smarriti nel frattempo...
Meditate, gente, meditate...
Paolo Bottini
Cremona, il 4 novembre 2012
[§] esempio di canti composti da Gelineau
Paolo, hai detto sacrosante parole!
RispondiElimina