dopo quello di Cremona a fine settembre scorso, ecco in calce notizia di un altro interessante convegno di musica sacra in cui si parlerà ancora una volta di cose ovvie (basta leggere i titoli delle relazioni che verranno dettate, con tutto il rispetto per gli illustri relatori) e si tornerà a casa tutti con l’amaro in bocca per il permanere della tristezza liturgico-musicale imperante nelle nostre diocesi...
Naturalmente plaudo alla buona fede e all’ottimismo organizzativo e propositivo dei promotori di questi convegni (io stesso ne organizzai, con gran fatica e scarsi risultati, negli anni scorsi per conto di AIOC)... ma mi pare che i convegni di musica sacra dopo il Concilio non abbiano mai portato a fattive "res" dopo aver discusso in lungo e in largo con "verba" più o meno scontati e più o meno costruttivi.
Ci sarebbe, infatti, bisogno di chiare ed imprescindibili direttive circa canto e musica nella chiesa italiana, invece ancora cinquant’anni dopo la Riforma liturgica siamo qui a ripeterci l’un l’altro i bei propositi che i documenti conciliari ("Sacrosanctum Concilium") e dell’immediato post concilio ("Musica sacram") hanno formulato in materia musicale... ma che oggi rimangono raramente applicati, se non addirittura incogniti!
La questione da risolvere - a fatti, non a parole - è: l’organo e gli organisti (quelli che sono realmente in grado di legare simbioticamente la musica al rito e sanno accompagnare con arte il canto liturgico e praticare decorosamente l’improvvisazione) servono davvero oggi al miglior prosieguo della vita ecclesiale italiana?!
Sembrerebbe di no, data la pressoché totale anarchia, e nonostante ciò negli ultimi tempi alcuni Conservatori di Musica (dietro brillante quanto raro stimolo ecclesiastico, per la verità [v. la Lettera di auspici dell'Ufficio Liturgico Nazionale della CEI ai Direttori dei Conservatori italiani) hanno iniziato ad erogare corsi accademici di "musica per la liturgia" (con la collaborazione delle diocesi locali - quanto meno - in fatto di educazione prettamente liturgico-teologica): mi piacerebbe sapere nel frattempo quanti si sono presi il diploma accademico che vengano regolarmente pagati (dico con un contratto di lavoro alla luce del sole, come da tempo ormai possibile in Francia [v. il contratto nazionale francese di lavoro per organisti] e come regole di cristiana carità e di laica civiltà imporrebbero) da un qualche ente ecclesiastico ove abbiano preso servizio...
La verità è che l’attività musicale delle nostre chiese vive della più sciatta ordinarietà e a nessuno interessa investire denaro per un aspetto della vita ecclesiale che è di fatto tenuto nella sfera dell’opzionalità!
Infatti, a quanto pare, anche in diocesi di Treviso il sotto descritto convegno potrà «essere molto importante al fine di avviare un confronto tra le istituzioni che abbiano attivato percorsi similari (Biennio specialistico o Master) e studiare l’ipotesi di convenzioni con le strutture ecclesiastiche nazionali e diocesane».
Ma come sarebbe «ipotesi»?! Mi risulta infatti che il bienno di musica sacra al conservatorio di Castelfranco Veneto sia attivo almeno dall’anno accademico 2007/2008: nulla è stato fatto nel frattempo per trovare un accordo conservatorio/diocesi al fine di individuare potenziali posti di lavoro remunerati?
Non sarebbe l’inquadramento professionale dei musicisti di chiesa un sano segnale da parte della Chiesa cattolica italiana in questo periodo di crisi generalizzata dell’occupazione nel nostro paese?
Nonostante tutto, cari colleghi, continuate a sperare di poter presto dirvi con aumentato orgoglio che siete diventati veramente a tutti gli effetti "organista titolare" in una chiesa!
Cordialmente vostro
Paolo Bottini
Cremona, il 23 ottobre 2012
§ § §
Convegno di Musica sacra
"Il musicista di chiesa e la sua formazione"
Treviso, 17-18 novembre 2012
Il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto, nel quale è attivo dall’a.a. 2007-2008 un Biennio specialistico in Musica Sacra, organizza nei giorni 17 e 18 novembre 2012 un Convegno di Musica Sacra, in collaborazione con la Diocesi di Treviso e con il patrocinio dell’Ufficio Liturgico nazionale della Cei.
Il Convegno, che ha per tema «Il musicista di chiesa e la sua formazione», vuole da un lato offrire un’occasione di approfondimento di alcune importanti tematiche nel campo della musica sacra e liturgica, e nello stesso tempo sviluppare un proficuo dialogo tra le Istituzioni religiose e i Conservatori allo scopo di accrescere sempre più la già avviata collaborazione nel campo di una formazione specialistica in Musica sacra.
Sabato 17 – dalle ore 15.00 alle 18.30 – sala Pio X
Convegno con la partecipazione di:
Vincenzo De Gregorio (Consulente nazionale CEI-ULN),
Massimo Palombella (Direttore Cappella musicale pontificia Sistina),
Antonio Parisi (Direttore Ist. diocesano di Musica sacra dell’Arcidiocesi di Bari)
Al Convegno, aperto a tutti, sono particolarmente invitati gli animatori musicali e i cori parrocchiali della Diocesi di Treviso, nonché i rappresentanti degli Istituti di musica per la Liturgia delle Diocesi del Triveneto e i rappresentanti dei Conservatori ove sia attivato un percorso di studi in Musica sacra.
PROGRAMMA
Saluto del Vescovo di Treviso, mons. G.A. Gardin
Antonio Parisi ~ Il canto nella liturgia, il suo valore e significato
Intermedio ~ R. Ferrari (1894-1959), Ave Maria
Vincenzo De Gregorio ~ La presenza degli strumenti nella liturgia
Intermedio ~ E. Buondonno (1912-2002), Preghiera di san Francesco
Massimo Palombella ~ La normatività del Canto Gregoriano e della Polifonia Classica nella musica per la Liturgia
Intermedio ~ G. Selmi (1912-1987), Mattutino al Convento
Intermedii musicali con Scivias ensemble, diretto da Milli Fullin; Matteo Malagoli, violoncello; Valerio Casarin, pianoforte; Chiara Lucato, organo.
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Sabato 17 – ore 20.45 - cattedrale
Concerto con la partecipazione di:
Coro Thomas Tallis di Noale, diretto da Thomas Mazzucchi Coro Magnificat di Casoni di Mussolente diretto da Mariano Zarpellon Scivias Ensemble di Conegliano diretto da Milli Fullin Vania Marconato, soprano; Fabiano Martignago, flauto dolce; Maria Teresa Andreazza, viola da gamba; Matteo Malagoli, viola da gamba e violoncello; Gianluca Libertucci, organo
Il Concerto si avvale della collaborazione di solisti e gruppi che hanno preso parte attiva ad alcune delle prove finali degli esami di Biennio e si offre come un ventaglio che permetta di assaporare almeno in parte i contenuti e lo stile della nostra offerta di specializzazione.
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Domenica 18 – ore 10.00 – sala Pio X
Tavola rotonda - Un percorso accademico per la Musica sacra? Analisi dell’esperienza presente e prospettive sul futuro. La Tavola rotonda, su esplicita richiesta della Diocesi (che intende lasciare la domenica mattina per il servizio nelle rispettive parrocchie) è riservata ai docenti e agli studenti di Conservatorio e a quanti siano interessati ad un percorso formativo accademico in musica sacra. Questo momento può essere molto importante al fine di avviare un confronto tra le istituzioni che abbiano attivato percorsi similari (Biennio specialistico o Master) e studiare l’ipotesi di convenzioni con le strutture ecclesiastiche nazionali e diocesane.
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Domenica 18 – ore 15.00 – cattedrale
Convegno dei cori liturgici della Diocesi di Treviso • con S. Messa presieduta da s.e. mons. G.A. Gardin, vescovo di Treviso
A conclusione e coronamento dei lavori ben si pone il Convegno dei cori liturgici della Diocesi di Treviso, con la S. Messa presieduta dal vescovo, s.e. mons. G.A. Gardin.
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