Nulla è stato fatto (nemmeno detto) per gli organisti nel recente convegno di musica sacra promosso dall’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana a Salerno [*] !
Sarebbe stato sufficiente prendere in carico la discussione circa la possibilità di attuare quanto saggiamente proponeva - ormai nel lontano 1999 - don Marino Tozzi, responsabile della Commissione di Musica Sacra della diocesi di Forlì-Bertinoro, di cui sotto riporto dettaglio!
La ripresa di un eventuale dialogo tra musicisti di chiesa e CEI dipende unicamente dal rinnovato sodalizio professionale dei primi!…
Meditate, gente…
Paolo Bottini
Cremona, 18 ottobre 2014
[*] cronaca del convegno (con possibilità di scaricare quasi tutte le relazioni)
* * *
Una proposta di don Marino Tozzi, da La musica sacra e l’otto per mille, in «Bollettino Ceciliano» 1999/4, pp. 111-112:
Un contributo-incentivo della CEI dai fondi dell’8 per mille alle chiese cattedrali (o altre chiese scelte dal vescovo) prive di maestro di cappella (e/o organista) regolarmente stipendiato se decidono di assumerlo con queste condizioni:
- un regolare concorso per titoli o esami che comprovi l’effettiva preparazione musicale e liturgica;
- impegno di chi viene assunto a costituire una Schola cantorum e ad assicurare il servizio secondo un clendario annuale prestabilito;
- un compenso ipotetico di un milione di vecchie lire [§] al mese, quale stipendio-base: da completare da parte dell’ente ecclesiastico interessato attraverso integrazioni, emolumenti per celebrazioni, alloggio gratuito. [...]
Nell’attuale panorama di squallore e nel clima di disarmo in cui versa la musica nella scuola, nelle istituzioni, nei mezzi di comunicazione, di fronte al "grido di dolore" che sale da tanti giovani specialmente organisti che hanno compiuto studi seri e che vorrebbero impegnarsi con passione, professionalità e senso di fede, sarebbe questo un forte segnale da parte della Chiesa italiana di impegno nel settore della musica sacra [...] e un’indicazione precisa che il "progetto culturale" della Chiesa italiana sta scendendo dai principi ai fatti concreti.
[§] mutatis mutandis: euro 700,00 circa (Ndr).
[il succitato testo è in rete anche nel sito "Organi & Organisti" al seguente collegamento https://www.organieorganisti.it/otto-per-mille-organisti]
Secondo quanto riportato nella seguente pagina internet https://rendiconto8xmille.chiesacattolica.it/esigenze-di-culto-e-pastorale/esigenze-di-culto-e-pastorale-della-diocesi.html#06 nel 2022 la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha destinato euro 1.861.547 per il restauro di organi a canne.
RispondiEliminaCredo tutti conosciate l'iter che le diocesi devono seguire per potersi aggiudicare il contributo CEI https://www.organieorganisti.it/disposizioni-CEI-richiesta-contributo-restauro-organi-storici-2020 .
Nonostante i molti organi restaurati negli ultimi decenni, credo non sia infrequente vedere strumenti raramente utilizzati nel culto, tenuti buoni solo per uno o più concerti l'anno, alla meno peggio tastati da mestieranti (magari presuntuosi e gelosi) [per questo vedasi https://www.organieorganisti.it/forum/viewtopic.php?f=6&t=53 ] ...
Cui prodest?!
Sono dell'idea che bisognerebbe dunque restaurare meno organi e per ogni organo restaurato garantire una fetta dell'Otto per Mille per pagare organisti liturgici preparati, che svolgano una seria attività pienamente inseriti nell'alveo ecclesiale, così da rendere realtà il "somnium" di don Antonio Parisi https://www.organieorganisti.it/don-parisi-sogno-organisti-maestri-cappella !
Non è utopia, basterebbero precise volontà dettate dalla stanza dei bottoni...