Giusto trent'anni or sono (settembre 1994) si costituiva a Pistoia l'Associazione Italiana Organisti di Chiesa con lo scopo precipuo di far riconoscere professionalmente (e quindi economicamente) il ruolo di organista liturgico (il primo presidente in carica fu Edoardo Bellotti) : il venir meno di questo scopo - dopo la disfatta della mancata firma del Contratto Nazionale di Lavoro per Musicisti di Chiesa nel 2002 - l'ha portata al progressivo dissolvimento per inedia!
Dopo il recente clamoroso caso di Altamura (in cui il vescovo diocesano ha bandito il posto di organista titolare della Cattedrale in cambio di un semplice «grazie»!) v'è da chiedersi se non siano magari giunti tempi migliori per poter pensare ad un nuovo sodalizio che possa stimolare efficaci intese tra Stato e Chiesa riguardo l'inquadramento lavorativo di coloro che hanno l'ardire di concludere un percorso accademico AFAM in organo...
Intendo dire, se i vescovi italiani non hanno (più) alcun interesse ad avvalersi di musicisti professionalmente competenti, quanto meno vedano di scoraggiare definitivamente l'istituzione di corsi AFAM in Organo per la Liturgia, che tutt'oggi sussistono in qualche Conservatorio, altrimenti si cade nell'ingenua sfacciataggine (!) del vescovo di Altamura (v. sopra)!
Ormai nel 2015 io proponevo la costituzione di un nuovo sodalizio di organisti professionisti: molti aderirono con entusiasmo... ma, si sa, quando è il caso di mettere in opera il motto "res, non verba"...
Grazie sempre per la vostra cortese attenzione e auguri di buona musica a tutti!
Paolo Bottini
Cremona, 8 settembre 2024